1. Cene con orgia 2


    Data: 21/06/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... titillavano il clitoride e mi costrinsero a manovre per soffocare gli orgasmi.
    
    Le dita dell’altra mia mano erano intrecciate a quelle di Ettore e sentivo passare un’energia amorosa che sembrava partire dalla mia figa al cazzo di Romolo; da lui, alla figa di Lorena titillata da Ettore e al cazzo di quest’ultimo che lei masturbava; il percorso si concludeva nelle dita intrecciate tra noi; mi sentivo stordita e meravigliata di una verità tanto semplice che per anni avevo ignorato; avrei voluto dirlo a voce alta a mio marito; dovetti aspettare che ci salutassimo.
    
    A casa, rinviai la cena perché avevo bisogno di sesso; lo spinsi sul letto, gli dissi con le labbra sulle labbra tutto quello che mi era passato per la testa e gli chiesi di scoparmi, con foga, con passione, e di metterci dentro solo quel poco d’amore che le dita intrecciate potevano significare; mi zittì con un bacio che mi soffocò e mi inondò la bocca con la lingua, con cui giocò a lungo, facendomi versare fiumi di orgasmo arretrato.
    
    Poi mi montò addosso e mi scopò, ancora vestiti tutti e due, sussurrandomi che era solo l’anticipo sull’amore che pretendeva di avere e di dare a me quella sera; sentivo il suo cazzo assai più duro e voglioso di come mai fosse stato; la mia figa si dilatò da sola, non solo lo accolse con una pioggia di umori, ma se lo tenne stretto dentro come cosa sua e incedibile; era il mio cazzo, l’avrei dato in prestito, per amore, ma restava mio finché ne avessimo avuto la forza; sborrammo ...
    ... insieme, forse troppo presto.
    
    La serata si annunciò splendida; avevamo fatto l’amore, la sera prima, ed Ettore era stato delizioso; era durato molto a lungo e si era risparmiato, sborrando un sola volta, in gola, perché glielo avevo chiesto; in compenso, mi aveva preso in tutti i modi, aveva tenuto il cazzo in figa per lunghe ore e mi aveva inculato alla grande, da tutte le posizioni; aveva goduto tra le mie tette e mi aveva fatto andare ai pazzi leccandomi senza stancarsi, figa e culo, capezzoli e viso.
    
    Io mi ero scatenata a prendere il suo cazzo in bocca fino a soffocarmi, passandomelo per tutta la bocca, su tutto il viso, su tutto il corpo; lo sentivo come una protesi che tornava a sollazzare i punti erogeni con grande amore, prima che con grande abilità; lo amavo mentre lo scopavo a cavallerizza, gli sparavo addosso amore ad ogni squirt che mi provocavano i suoi titillamenti, le sue carezze, le sue scopate in ogni dove; mi fermò alle due, perché avevamo una lunga serata, in previsione.
    
    Passai la giornata a far provare modelli, a suggerire e modificare, con la testa alla grande scopata che mi attendeva e all’amore che avrei cementato con Ettore, libera finalmente dall’oppressione di uno stupido desiderio di vendetta; il più grande assillo, alla fine, fu come vestirmi per la cena; optai per un abito di mia creazione, che si richiamava alla vestaglia da camera, da sfilare solo sciogliendo una cintura, senza intimo, da stordire chiunque avesse aperto il nodo; Ettore ...
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