1. Cene con orgia 2


    Data: 21/06/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... mi guardò estasiato.
    
    Lui, dopo la mattinata passata per obbligo in ufficio, aveva impiegato il pomeriggio a concordare col trattore la cena a base di crostacei e frutti di mare, particolarmente afrodisiaci secondo l’opinione corrente; aveva scelto con cura i vini, il dolce, la frutta e tutto quello che poteva rendere la cena indimenticabile; fu una vera sorpresa per me, vedermi consegnare le ceste con tutto pronto; dovetti solo scegliere le tovaglie più belle, le posate più pregiate e i piatti di ceramica da tempo disusati.
    
    Aggiunsi qualche candela, per fare atmosfera e guardai orgogliosa il risultato; baciai Ettore che aveva ideato la soluzione; mi invitò a calmarmi perché, se lo avessi eccitato, non ci sarebbe stata cena; ironizzai sui suoi anni e gli chiesi se volesse aggiungere alla tavola qualche pastiglia blu; mi afferrò per i fianchi e mi fece sentire sulla figa la sua mazza durissima.
    
    “Non vuoi lasciare niente per Lorena?”
    
    “Sarà lei che lascerà tanto che ti sventrerò, quando andranno via! … se dico che ti amo, mi perdoni?”
    
    “Te lo impongo! E ti dico che amo te, non solo i due ragazzi che abbiamo dentro!”
    
    Per fortuna, gli ospiti erano arrivati; lei aveva indossato una tunichetta, anche quella di mia creazione, fermata da una spilla su una spalla e sandali leggeri, facili da sfilare; ero certa che sotto fosse nuda ed ero curiosa di vederla al naturale; lui indossava pantalone di lino e maglietta, con mocassini; eravamo davvero un bel vedere; ci ...
    ... baciammo; Romolo mi strinse forte e mi titillò la figa col cazzo durissimo, stretto in uno slip per evitare deformazioni evidenti; Lorena mi baciò sulla bocca ed infilò la lingua.
    
    La cena si svolse all’insegna del garbo e dell’eleganza; ma non mancarono gli accenni erotici, quando Ettore sganciò la spilla dell’abito di Lorena e mise in mostra il suo seno prosperoso, su cui si piegò deferente e coprì di baci, per arrivare infine a prendere in bocca il capezzolo; Romolo giocò più di fino, prese tra le labbra un’ostrica e si sporse verso di me; mi piegai verso di lui e catturai l’ostrica tra le labbra; mentre la ingoiavo, lui allungò la lingua e limonammo a lungo.
    
    Le sue mani erano scivolate verso il vestito e sciolsero il nodo; la vestaglia si aprì e fui nuda; mi sfilò l’abito dalle spalle, lo adagiò sulla spalliera della sedia e non ebbi più nulla da nascondere; aprii il pantalone e lo spinsi in giù; si sollevò dalla sedia e fece cadere l’indumento, insieme allo slip; vidi il cazzo emergere maestoso dalla peluria e lo afferrai a due mani, una sui coglioni e l’altra sull’asta che masturbai un poco per sentirla crescere al tocco delle mie mani; una mano di Ettore mi carezzò la testa.
    
    Mi girai a guardarlo e gli comunicai amore con lo sguardo; Lorena era china su di lui e gli succhiava il cazzo; mi alzai in piedi e guardai Romolo che in un lampo si spogliò nudo e mi venne vicino; mi sedetti sul divano, me lo tirai davanti e presi in bocca la mazza che si ergeva; vidi Lorena ...
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