1. Cene con orgia 2


    Data: 21/06/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... intrecciò la dita delle nostre mani; mi suggerì quel gesto come segnale che tutto andava bene.
    
    L’ambiente era molto elegante; fummo dirottati ad un separé d’angolo, assai ben protetto, con un tavolino tondo ricoperto da una tovaglia che scendeva fino a terra; sedetti fra i due maschi con di fronte Lorena; dopo alcune banalità di prammatica, avvertii che la mano di Romolo, marito di Lorena, mi sfiorava il ginocchio; guardai Ettore; lui intrecciò le dita alle mie, sul tavolo; seppi che era l’avvio della conoscenza, mi rilassai e spostai il corpo verso Romolo.
    
    Da alcuni movimenti, capii che anche tra Ettore e Lorena qualcosa stava accadendo e, in particolare, che lei aveva spostato una mano verso la patta di mio marito; mi fu chiaro che si valutavano le dimensioni in rapporto al proprio desiderio; presi la mano di mio marito, stavolta al riparo della tovaglia; allungai l’altra mano verso il cazzo dell’amico e mi trovai a massaggiare una massa notevole che indicava una stazza interessante, non credevo superore a quella di Ettore ma decisamente grossa.
    
    Essermi fatta scopare, anche violentemente, da due bull in un hotel anonimo mi era parso un peccato veniale, un capriccio da cancellare subito; assaggiare un cazzo da sopra a pantalone e boxer, di nascosto, coperta da una tovaglia, al tavolino di un bar, era la prima azione da adultera che sentivo di commettere; strinsi con forza la mano di mio marito e lo guardai con occhi da cane bagnato, come mi diceva quando avevo ...
    ... quello stato d’animo di colpa.
    
    Spostò l’altra mano e mi carezzò il volto; sentii immediato l’odore del sesso di Lorena; stava già masturbandola, mentre Romolo ancora mi carezzava la coscia e scivolava appena verso l’interno; era chiaramente il punto di svolta; o decidevo di smettere e tornavo alle mie rivendicazioni, o aprivo un nuovo percorso; baciai mio marito sulla bocca e portai la mano di Romolo sulla figa, sopra il vestito; ci mise un niente a scivolare sotto la gonna e raggiungerla viva; Ettore ruppe l’incanto.
    
    “Mi pare che la tua amica Lorena, fuori dai ruoli, sia molto più che amica!”
    
    Gli fece eco Romolo.
    
    “E Maria è assai più che una stilista, quando esce dalla boutique … “
    
    Dopo due minuti stavamo organizzando la cena; rifiutai l’idea del ristorantino in campagna o dell’hotel in pedemontana, ambedue evidentemente con camere; dissi che mi sarebbe piaciuta l’intimità di una casa, la nostra o la loro; Ettore ci mise un niente a smontare tutte le obiezioni; io non potevo preparare una cena per quattro ma la trattoria sotto casa poteva mandarla già pronta e dovevamo solo apparecchiare.
    
    Le nostre case non distavano molto; alla fine, se non si fermavano a dormire da noi, potevano tornare anche a piedi; avremmo organizzato per un sabato sera per avere un giorno libero davanti; tutti i discorsi vertevano su una cena tra amici, ma la mia mano era già entrata nel pantalone di Romolo e stringeva il suo cazzo duro e grosso come me l‘ero immaginato, mentre due dita mi ...
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