Surfin' - 9
Data: 18/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti
... lontana dal sesso per tanto tempo? Quante avances avrà dovuto respingere? Quante volte si sarà fermata con un "ma no..."? Se c’è una che incarna il sesso è lei! Bellezza a parte, voglio dire. La sua postura, il suo modo di guardarti, di parlarti rappresentano la più spudorata delle seduzioni. Resto per un attimo senza fiato, poi la prima contrazione, la schiusa. Il respiro ritorna ma faccio quasi fatica, i capezzoli diventano due sassolini.
Non le rispondo ma tendo la mano verso di lei, lei tende la sua. A dispetto della sua entrata in scena così clamorosa sembra frenata, esitante. La attiro a me e per un attimo esito anche io, poi poggio le mie labbra sulle sue. Bacio a sfioro, sguardi che si scrutano. Le accarezzo un fianco con la mano bagnata. Finalmente le rispondo.
- Sì.
Le nostre lingue si incontrano, a lungo. Veronica mi bacia come se volesse mettersi nella condizione di non poter tornare più indietro, come nel bungee jumpin’, una volta che ti sei buttata bisogna volare. Ci stringiamo a vicenda carne e capelli. La giro e la metto schiena al muro, mi mugola in bocca il freddo fastidio delle piastrelle ma non si stacca. E un attimo dopo mugola per la mia mano che avvolge finalmente quel seno splendido, ma non si stacca ancora. Cerco con le labbra e con i denti un capezzolo e geme anche più forte ma non mi respinge, mai. So che dovrò andare avanti io, lo sento. Mi piacerebbe che mi accarezzasse, ma non è così. Mi piacerebbe che mi pinzasse i seni e i capezzoli ...
... fino a farmi sussurrare "così mi fai un po' male", con la voce e gli occhi che però dicono anche "così mi piace". Ma qualcosa mi dice che non lo farà. Le sue mani invece si avvinghiano dove possono: schiena, spalle, capelli. Quando scendo piano a baciarle il ventre si aggrappano proprio ai capelli. Affondo finalmente la lingua in quell'ombelico, mordicchio la carne intorno. Poi, beh poi ho voglia di scendere ancora un po'. Su "quel" tatuaggio a forma di rosa e anche più giù.
Non è per niente facile, sapete? E' stata lei a farsi avanti, d'accordo, ma è come contratta, intimidita. Ti capisco, Vero, ti capisco proprio. Non avevi mai baciato una ragazza e ora, di colpo, ci ritroviamo parecchio oltre i baci. Tuttavia, se proprio dobbiamo andare avanti, e io ho una voglia matta di andare avanti, dovresti, sì insomma, aprire almeno un po' di più le gambe, che dici?
Tutto questo discorso, che non le faccio e che mi guardo bene dal fare, è riassunto in un solo, unico gesto. Una lievissima pressione sui suoi interno-coscia, come ad allargarli. Penso "accoglimi, Veronica, accoglimi adesso, ti voglio, ti voglio tanto". Bacio, lecco e annuso divertita il suo monte di Venere, passo un dito lungo la linea che separa il gonfiore delle sue labbra, avanti e indietro, è un po' umida. Freme, respira più sonoramente, irrigidita nell'attesa. Non voglio usare le dita. Per qualche ragione che chiamerei, non lo so, delicatezza forse, non voglio assolutamente usare le dita. La voglio lappare ...