1. Surfin' - 9


    Data: 18/06/2021, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... cosa che voglio è tornare all'ostello e farmi una doccia...
    
    - E fattela qui! Ti pare che non ho una doccia in casa? Ahahahah, dai, poi il cambio te lo presto io.
    
    - Ma non ti vorrei...
    
    - Fammi un po' di compagnia...
    
    Le rispondo "va bene", ma se dovessi spiegare perché non saprei farlo. C'era qualcosa di talmente accorato nella sua richiesta che non ho proprio preso in considerazione la possibilità di un rifiuto. Mi avvio verso il bagno seguita dalla sua voce che mi fa "è tutto lì, prendi quello che vuoi, sapone, shampoo, balsamo, creme, tutto... c'è anche un accappatoio pulito". L'accenno all'accappatoio pulito mi fa sorridere, per contrasto. Pulito come la mia bocca, adesso, dopo la Coca. Eppure mi sarebbe piaciuto tenere il sapore di Patrick un po' di più, essere lordata di più, mi sarebbe piaciuto restare e tornare all'ostello con lo sperma che colando mi sporcava le mutandine. Mi sarebbe piaciuto entrare in doccia sentendomi così sporca. Entro in bagno pensando che, cazzo, mi devo dare una calmata, mi sono lasciata andare anche troppo con certi discorsi.
    
    Quello di Veronica è uno di quei bagni dove la cabina doccia vera e propria non c'è, c'è solo un avvallamento sul pavimento e il pozzetto per lo scolo. Sistemo i saponi e apro l'acqua, ripensandoci: ma, in definitiva, perché dovrei darmi una calmata? Non ho proprio voglia di darmi una calmata. Con quello che è successo negli ultimi giorni mi sembra di essere tornata quella che sono certe volte a Roma, quando ...
    ... esco a caccia sapendo che dovrò fingermi preda. Del primo che capita, del primo che mi piace. Certo, fare la preda con Patrick sarebbe la cosa più facile, chissà se stasera è libero. Potrei provare a spiegare tutto a Gretchen, potrei proporle di fare un giretto dopo cena e vedere se "per caso" lo incrociamo. Chissà come la prenderebbe. Potrei dirle "facciamoci agganciare e poi stanotte ci vediamo a letto, ci raccontiamo tutto e facciamo le lesbiche". Couldn't we? Non riesco a non pensarci, nemmeno il getto finale e prolungato della doccia sulla testa riesce a distogliermi.
    
    - Annalisa, tu mi vuoi, vero?
    
    Non ho sentito la porta aprirsi. Non l'ho nemmeno vista, ero impegnata a sciacquarmi l'ultima volta il viso prima di chiudere l'acqua che mi scroscia addosso e sul pavimento. Mi volto e la vedo. La vedo come avrei sempre desiderato vederla, in fondo. I capelli sulle spalle, gli occhioni, quelle labbra così attraenti, quel seno che le invidio così tanto e quei capezzoli così scuri al contrario dei miei. Più scuri anche di quelli di Serena, e più grandi. La grazia dei suoi fianchi e le sue gambe snelle, la piccola rotondità dal ventre dove, adesso sì, l’ombelico occhieggiante è come se chiamasse la mia lingua. I suoi tatuaggi sulle braccia, sulle cosce, sul corpo. I suoi piedi nudi, il suo pube nudo, un tatuaggio anche lì.
    
    Ripeto a me stessa ciò che mi sono detta prima, ma con maggiore convinzione e, ammetto, molto ma molto più turbamento: come ha fatto una così a stare ...
«1...345...»