1. Graziella l’esibizionista e sua sorella


    Data: 10/06/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... durezza dei suoi capezzoli appoggiati sulla mia leggera camicia estiva. Il mio sesso era da tempo in allerta ed ora si è sollevato dentro i pantaloni. Graziella ha appoggiato delicatamente una mano per testare l’evidente mia eccitazione “Che bello! Lo sento già eccitato. Toccami i capezzoli, ti stanno aspettando” Non chiedevo di meglio. Li ho presi tra le mie mani aprendo la sua camicetta trovandoli duri e molto lunghi. Sensazioni bellissime si sono impadronite di me e la voglia di succhiarli è stata la priorità del momento. Guardandoli mi sono reso conto della loro lunghezza non normale “Sono bellissimi e così duri!” ho sussurrato nel restare sorpreso per la lunghezza di almeno tre centimetri e per la loro forma molto appuntita. Mi ha risposto “Si li ho fatti io così …… Debbo dirti è che a casa, da quando mi stavo preparando per uscire, ho pensato a questo momento e non vedevo l’ora che tu me li toccassi e aspettavo anche la tua meraviglia. Mi piace che i miei amori me li vedano. Sono una mia caratteristica. Accarezzali, non temere!” Più li ho accarezzati e più si sono induriti. Lei ha sospirato ad ogni carezza e il suo ritmo ansimante è aumentato ad ogni mio passaggio. “Guardami, ti piaccio così?” “Moltissimo!” ho risposto “Non avevo mai visto capezzoli così lunghi e duri” e mentre parlavo li ho toccati ed ho indugiato sulla punta avendo visto che era la parte più sensibile. “Apriti il pantalone. Voglio toccare le tue parti intime” mi fa lei e subito il mio sesso si è ...
    ... presentato eretto e ben turgido. Graziella lo ha accarezzato lentamente con delicatezza eccitandolo ancor di più la cui conseguenza è stata un aumento di volume. “Ecco! È così che mi piace il sesso del maschio” mi ha detto. “Baciami e succhiami i capezzoli. Così siamo pari. Anche a me piace che mi si tocchino” ho risposto. Graziella mi ha aperto la camicia ed ha esaudito la mia richiesta. Avvicinandosi ulteriormente, si ha sollevato la gonna, scostato il perizoma e si è masturbata. “Vuoi che lo faccia io?” ho chiesto. “No, preferisco che tu mi veda. Me lo farai dopo” e dopo pochi secondi ha ansimato e mugolato. La mano sua si è mossa veloce sul suo sesso e si è sentito chiaramente lo sciacquio dei suoi umori che colare dalla figa. “Ti voglio dentro. Non resisto” sibila eroticamente. Detto, fatto! Il mio sesso ha trovato la sua figa larga, calda ed accogliente. Lei si è sollevata ed abbassata prendendolo fino alla radice. I suoi sospiri di piacere si sono sparsi nell’aria intorno a noi. Ogni tanto una sua mano ha lasciato il mio collo, a cui lei si era attaccata, per scendere a toccarsi il grilletto. Io l’ho sostenuta affinché non perdesse l’equilibrio e non mettesse termine a quel momento speciale. Mi ha fatto impazzire di piacere poiché mi ha fatto una sega con la figa che ho sentito calda e profonda. Ho spinto il cazzo dentro di lei fino alla bocca dell’utero dove è terminata la penetrazione. La situazione mi ha molto arrapato anche perché ci vedeva accoppiati sessualmente e ...
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