Graziella l’esibizionista e sua sorella
Data: 10/06/2021,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
Graziella l’esibizionista
“Ciao, hai da accendere una sigaretta?” “No, non fumo, mi dispiace” “Posso leggere questo giornale?” “Si, prego” Inizia così sulla spiaggia la mia storia con Graziella. Ci si ritrovava tutti i giorni nello stesso posto e gli interessi erano comuni. Qualche giorno prima di Ferragosto mi ha detto “Stasera esco con mia sorella Vanna. Ti va di venire con noi?” Come potevo rifiutare un chiaro invito?” Chi mi ha invitato era una bella fighetta alta circa 1.68, corporatura asciutta, seno stretto, tette sode e piccole, gambe sfilate e cosce ben tornite, fianchi stretti e glutei poco pronunciati. Il suo viso era lungo ed aveva capelli lunghi e neri. Avevo notato nel vederla arrivare in spiaggia che aveva movimenti agili e delicati; sembrava camminare sulle dita dei piedi. Non avevo mai chiesto che mestiere facesse. “Ciao. Ti presento mia sorella Vanna e il fidanzato Giovanni” “Ti va di andare a cena in un ristorante sul mare? Noi ci siamo già stati e ci siamo trovati bene sia economicamente sia per la qualità” mi ha detto il fidanzato di Vanna “Certo! Dove lasciamo la mia auto?” chiedo “Oppure andiamo con due macchine così ognuno dopo cena va dove vuole” Pur avendo un’altra donna, che mi soddisfaceva sessualmente, provare anche con Graziella mi dava una carica in più. In fin dei conti l’altra mia Lei non voleva sentir parlare di presentazione in famiglia e tantomeno di matrimonio o convivenza. Io ero economicamente indipendente ed ero pronto per mettere ...
... su famiglia. La cena è stata ottima ed anche il vino che sulle donne ha fatto il suo effetto rendendole allegre e tra sorelle si scambiavano messaggi, piccole toccatine con la mano, occhiate che non erano sfuggite sia a me sia a Giovanni. Al termine della cena una passeggiata sui bastioni del lungomare è stato il naturale completamento ed anche l’inizio di una sera speciale. Vanna ha detto di voler tornare a casa “Si è fatto tardi, domani, anche se è domenica, ho da fare in casa. Quindi vi salutiamo. Giovanni mi riaccompagna con la sua auto” Io e Graziella ci siamo ritrovati soli. “Andiamo in un posto più riservato?” “Sì, mi piacerebbe andare sulla scogliera” Arrivati lì, seduti in modo che le gambe mie fossero a contatto con le sue, Graziella mi afferra il viso e mi bacia “Sai, ho voglia di te. Mi piaci” La risposta è stata un altro bacio con la lingua affondata nella sua bocca sensualissima. Il leggero chiarore delle luci lontane rendeva visibile il profilo del suo viso e del suo corpo. Le sue gambe erano già sulle mie, lisce e con la pelle ben curata, nel toccarle ho constatato che i muscoli erano duri e asciutti. “Mi spoglio un po’ ” mi ha detto. Il togliersi il velo rosso che aveva messo sulle spalle per proteggersi dall’umidità marina, ha evidenziato i capezzoli lunghi e già duri sotto la sua camicetta leggera a fiori che portava. Mi ha ripreso con le sue mani e si è avvicinata nuovamente a me spingendo il suo seno contro il mio torace facendomi sentire chiaramente la ...