La Storia di Monica – Cap. 4.3 – Simona e Bartolo
Data: 08/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... invitandomi a mettermi in piedi vicino a lui Non appena lei si mise con la schiena sul letto, l’uomo le fu sopra mettendole di fatto i testicoli davanti alla bocca ed il pene fra le tette. ‘Scopala.’ mi disse dopo averle preso le gambe per tenerle ben aperte. ‘Tanto non può dire nulla.’ ‘Certo che hai trovato una gran bella troia.’ gli risposi infilando il fallo nella passera della donna ‘Però perchè non ce la scopiamo insieme, tanto non credo proprio che sarebbe la prima volta.’ ‘Hai ragione e poi non l’ho mai divisa con nessuno.’ Bartolo si sdraiò quasi al centro del letto per poi far salire sopra di lui Simona, che ebbe ben più d’un attimo d’esitazione ben sapendo a cosa andava incontro. Ciò nonostante s’impalò sulla mazza del comune amante, per poi piegarsi un po’ in avanti per facilitare la mia penetrazione. Non volendole fare troppo male, coprii di saliva due dita prima d’infilargliele nel retto, ma quando la vidi gemere come prima, non ebbi più alcuna remora, e poggiai la punta del fallo contro il suo buchetto. La parte che simulava la cappella entrò senza troppa difficoltà, e la lasciai dentro per un po’, anche per farle credere che sarei stata dolce nel sodomizzarla. Quando infatti la vidi quasi rilassarsi, l’afferrai per i capelli e spinsi dentro il fallo con tutta la forza che avevo, facendola urlare per il dolore. ‘Ahi così mi spacchi in due il culo !’ mi disse cercando anche di divincolarsi. ‘Stai zitta altrimenti t’inculiamo in due.’ le risposi dandole ...
... una sonora pacca su una chiappa ‘Tanto lo so che stai già godendo cagna che non sei altro.’ La donna comprese che era del tutto inutile provare a ribellarsi, e non le rimase che lasciarsi andare aspettando che il dolore si trasformasse in piacere. Dopo infatti Simona riprese a gemere, non sapendo che non era nelle mie intenzioni farla godere troppo. Così sfilai il fallo dal buchetto per farlo scivolare sopra la mazza di Bartolo, allargandole ancor di più la passera. Con mia grande sorpresa Simona iniziò ad urlare, ma non per il dolore come pensavo io, ma dal gran piacere che stava provando, cercando addirittura anche lei di spingere per godere ancora di più. ‘Cazzo quanto sei troia !’ esclamai ancora un po’ stupita da quel che stava accadendo ‘Vediamo quanto ci metti a venire.’ Iniziai a cambiare continuamente porta del piacere nella quale infilare lo strap-on, con Simona che ormai urlava frasi senza senso. Non ci volle neanche molto a farle avere l’orgasmo, e lasciarmi così poter godere della gran mazza di Bartolo. Mi tolsi quindi la protesi per poi far sdraiare Simona sul letto e mettermi sopra di lei, quasi schiacciandole la faccia con la passera. ‘Vuoi che anch’io ti preghi di scoparmi ?’ dissi all’uomo quasi sfidandolo a prendermi. ‘Con te non c’è bisogno.’ mi rispose Bartolo infilandomi la mazza nella passera ‘Anche perchè forse sei più puttana di lei.’ Lui iniziò a scoparmi di gran carriera, mentre Simona mi faceva ben sentire la lingua intorno a bastone che ...