1. 273 – Francesca ed Alex


    Data: 04/06/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... comandato e lui ha ubbidito mentre Francesca si sistemava di fronte poi si è voltata e piegata in avanti verso Alex per mostrarli le tette pendenti verso il basso. Voltando lo sguardo si è anche vista riflessa nel vetro della libreria e le è venuta voglia di essere inculata.
    
    Ha pensato che fosse il momento adatto ed allora ha sfregato il culo su quel membro rigido e diritto che tra non molto sarebbe stato dentro di lei, lo ha preso e messo fra le labbra della fighetta bagnata e ha cominciato a muoversi.
    
    Sentire il cazzo accarezzarle il clitoride l’ha eccitata molto ma soprattutto sentire lui gemere l’ha fatta impazzire.
    
    “Me lo vuoi mettere dentro?”
    
    “Sì”
    
    “Dovrai pregarmi”
    
    “Ti prego, voglio scoparti!”
    
    “Non ho sentito, ripetilo!”
    
    “Mi stai facendo impazzire, ti prego dammelo!”
    
    “Ma guarda un po’! Ricordati che ora sono io che decido se dartelo o no. Tu sei solo un ragazzino viziato!”
    
    “Sì, è vero ma tu fatti chiavare, fatti montare, Voglio essere il tuo stallone!”
    
    Intanto Francesca continuava a muoversi facendosi solleticare la figa con il cazzo.
    
    Erano entrambe arrapati ma lei resisteva nonostante stesse impazzendo. Ancora un po’ e si sarebbe fatta sbattere piegata sul divano.
    
    In quel momento Francesca ha deciso che era ora di accoppiarsi con lui.
    
    “Siediti qui!” è stato un altro comando che lui ha rispettato.
    
    Impaziente e spaventato si è seduto su una sedia che Francesca gli aveva indicato ma lui non sembrava aver capito.
    
    “Non ...
    ... capisci? Povero cretino! Sei solo un piccolo ragazzino che non riesce a far godere una donna. Allora sarò costretta a pensarci da me!” e nel pronunciare quelle parole ha aperto le gambe lasciando che Alex lentamente entrasse in lei.
    
    Francesca in quei panni che non aveva mai assunto si piaceva e se la godeva parecchio.
    
    Ha preso la testa del ragazzo e se l’ha spinta contro il seno.
    
    Lui già respirava affannosamente.
    
    Con le mani appoggiate sulla spalliera della sedia Francesca si muoveva perduta in un piacere intenso pensando che il ragazzino stesse facendo bene sussurrando frasi di godimento che lei ha interrotto.
    
    “Sshhhh, zitto!”
    
    Non aveva finito di pronunciare l’intimazione che Alex le è venuto dentro.
    
    Dopo un istante anche Francesca è venuta ma senza dargli troppa soddisfazione reprimendo l’orgasmo il più possibile.
    
    Quando si è raddrizzata, con un dito ha raccolto un po’ di sborra e se lo ha passato fra le labbra, assaggiandolo. Poi si è girata, ha indossato il suo perizoma bianco che era a terra, ha sistemato la gonna, ha e preso cappotto e la borsetta riapparendo così come era al momento dell’arrivo.
    
    Lui era lì, con il suo faccino da stupido, i capelli arruffati, lo sguardo ancora sconvolto dall’orgasmo.
    
    “Ora mi dici che ne pensi del mio temperamento, del coraggio e quant’altro serve per lavorare in questo posto?”
    
    “Spero che accetterai ben volentieri di lavorare ancora per noi?”
    
    “sì, però se mi pregherà come hai fatto prima quando mi hai chiesto ...
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