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273 – Francesca ed Alex
Data: 04/06/2021, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
<!-- [if gte mso 9]>--> <!-- [if gte mso 9]>--> <!-- [if gte mso 9]>--> <!-- [if gte mso 10]>--> Francesca era a casa e si sentiva strana. Non sapeva se ciò dipendesse dal colore del cielo che non era azzurro o se fosse per altri motivi. Sul momento non ci ha fatto caso ma vedeva gli effetti di quella mattina forse iniziata storta. Ha pensato anche che poteva essere la mancanza di Alberto nel suo letto la notte prima o se era una voglia repressa oppure ancora il dover andare a lavorare. Comunque per Francesca era una strana giornata. Gli effetti si sono visti subito. Nel vestirsi per uscire non sapeva che cosa indossare e ciò la rendeva irrequieta ed aveva paura che il nervosismo le facesse fare ciò che non voleva. Di solito quelle sensazioni la portavano a desiderare di abbandonarsi a qualcuno per fare sesso in cui la sua parte era di essere schiava. L’idea di esserlo in condizioni normali la faceva sorridere. Aveva scoperto questo parlandone con Mirta quando era la sua amante e compagna e con il suo aiuto era riuscita a controllarsi. Il pensiero di essere schiava sessuale e la lasciava indifferente ma a volte, quando la voglia di godere era tanta, immaginava di essere davanti a tante persone e farsi fare delle piccole torture il cui sogno era sufficiente farle fare un ditalino e venire godendo. Francesca nel sogno erotico si vedeva nuda con solo un reggicalze ed ovviamente calze, entrambe neri, ricamati e molto adatti al porno. Ai piedi scarpe a ...
... tacco altissimo di dodici o forse più argentate. I suoi pensieri quella mattina le facevano compagnia come i suoi perizomi colorati di cui ne aveva una bella scorta e che si era comprata oppure le erano stati regalati dall’amica Rebecca solitamente dopo le sfilate di intimo moda. Ne stava scegliendo uno bianco e sollevando prima un piede e poi l’altro lo ha indossato e si è guardata allo specchio mentre il sottile filo di pizzo percorreva il suo interno cosce, poi voltandosi si è guardata mentre il filo di tessuto spariva tra i suoi glutei bianchi. In quel momento vedendosi ha pensato di avere un culo grosso. Se lo ha palpato ed ha visto che era sodo ma se lo vedeva grande. I culi grandi li vedeva male e mai avrebbe pensato di poterlo avere lei, non ha certo riflettuto che anche il giorno prima si era specchiata e non l’aveva notato. Si ricordava che da ragazzina ne avrebbe voluto uno piccolo però da adulta si è resa conto che agli uomini piacevano tanto i culi grandi, ne erano attratti. Durante le orge e negli accoppiamenti in cui lei era protagonista aveva visto uomini il cui cazzo vi si perdeva e a loro piaceva guardarlo sparire tra i glutei. A lei piaceva pensare a quello che faceva godere i maschi. Quei pensieri sono spariti quando nel guardare l’orologio, ha visto di essere in ritardo ed allora ha finito di vestirsi ed è corsa alle sfilate dove aveva un appuntamento. Francesca non aveva bisogno di lavorare ma le piaceva farlo soprattutto se si trattava di ...