1. L’inizio della fine: 6° capitolo


    Data: 29/05/2021, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Autore: Claudio78, Fonte: RaccontiMilu

    ... familiare. Premette sull’interruttore della luce ed inorridì. Nel suo letto, sul lato che era solito occupare, Roberto era disteso, completamente nudo e con il suo cazzo in piena erezione. Lo guardava sorridendo. Catia, con indosso solo un paio di autoreggenti lo smanettava vogliosa a due mani e dopo avergli rivolto appena lo sguardo lo prese in bocca, ricreando il rumore che Marcello aveva sentito poco prima. “Ciao amico mio”, disse Roberto. “Prego, siediti pure. Scusala se non ti saluta ma sa che se non vuole camminare a gambe aperte per qualche giorno bisogna che me lo succhi per bene, altrimenti la scopo troppo a lungo prima di venire. E tra l’altro tra un po’ devo andare, non posso mica stare tutto il tempo qui, anche se ogni volta questa puttana mi manca quando torno a casa, sai?”. “Ogni…. volta?” chiese Marcello immobile in piedi accanto alla porta. “Ah, già… è vero, perdonami… tu non sai nulla”. “Avevi detto che mi avresti lasciato in pace!”, protestò Marcello battendo il pugno contro il muro. “Infatti io ti ho lasciato in pace. Mi sto scopando tua moglie, non sto scopando te”. “Avevamo un accordo, bastardo!” Roberto si tirò su ed allontanò Catia. Si mise in piedi ed andò davanti a Marcello con aria minacciosa. “Non ti azzardare mai più a rivolgerti a me così! Adesso la pagherà questa splendida vacca”. Detto questo la fece mettere a pecora sul letto e le puntò l’enorme cappella allo sfintere. “No, fermo, la rovinerai!”, lo implorò Marcello. “Sentilo, questo cornuto – ...
    ... disse Roberto a Catia – Faccio quello che lui ha sempre sognato e protesta. Non sa che tu senti male solo all’inizio ma poi godi come una cagna, vero?”. Accompagnò le ultime parole iniziando a penetrarla. Catia emise un grido che riuscì a strozzare mordendosi le labbra fino a farle diventare bianche come le mani che stringevano con forza le lenzuola. Incredibilmente, almeno agli occhi di Marcello, il suo ano ricevette gradualmente tutta quella verga che Roberto si trovava tra le gambe. “Vedi, io ti avevo chiesto un video di questo: di tua moglie inculata. Tu invece hai filmato una qualche troia che poi hai spacciato per tua moglie credendo imbrogliarmi. E sei anche stronzo, perché se tu avessi guardato bene il video prima di darmelo avresti capito”. Continuando lentamente ad inculare Catia, Roberto accese lo schermo della televisione, cui era collegato il suo cellulare. Il fermo immagine delle natiche divaricate dalle mani di Veronica comparve davanti a Marcello che dopo pochi istanti capì. Nell’aprirsi il culo, la ragazza aveva messo in evidenza le sue mani e all’anulare sinistro mancava la fede. “Vedi – ricominciò Roberto che, tenendo Catia per i fianchi, aveva iniziato ad aumentare il ritmo dell’inculata – io mi sono insospettito ed ho contattato questa porcona, che si è dimostrata molto interessata a vedere tutto il materiale che mi avevi fornito. Anzi, devo dire che quando ho capito che per vendetta era pronta a darmela devo dire che non mi aspettavo che potesse essere ...