1. Natale con la sorellastra


    Data: 26/01/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: Selene82, Fonte: RaccontiMilu

    ... aggravare la situazione ti tratto così, e sono pure andata a vivere a Londra per lo stesso motivo!”.
    
    Non resistetti più, la presi e la baciai con forza, lei cercò di allontanarsi, ma la voglia era più forte e cedette al bacio; continuò così per un po’, poi data l’ora dovemmo procedere alla vestizione.
    
    Fu solo quando ci fu da aggiustare il cuscino, che lei per un attimo si soffermò sul mio cazzo, ancora indurito dal bacio di prima; lo tastò, abbassò gli slip e gli diede 2 bei colpi di lingua per poi esclamare “Fatteli bastare per ora”.
    
    La serata procedette tranquillamente, Romina continuò a fare la parte della stronza con me, e fortunatamente nessuno si accorse della mia erezione.
    
    A tarda notte il padre di Sara,
    
    vedendoci visibilmente alticci, disse che ci avrebbe ospitato tutti, però, non essendoci abbastanza stanze ler tutti, una la si sarebbe dovuta dividere.
    
    Mio padre propose di dormire con me, mentre Sara e Romina avrebbero occupato l’altra stanza…ecco che sfumava la possibilità di passare una notte coi fiocchi.
    
    Fu Romina che prese in mano la situazione “Ma dai su Claudio dormi con mia mamma, che magari vi divertite pure, io mi sacrifico a dormire con quel cretino di tuo figlio, con le opportune precauzioni, se si avvicina glielo taglio col coltello che ho sul comodino” disse ridacchiando…quindi mi spostai nella stanza con lei.
    
    Ci spogliammo, come era avvenuto altre volte in passato, ma questa volta era diverso…ci guardavamo vogliosi l’uno ...
    ... dell’altra; rimasti in intimo ammirai quella giovane donna, come se non ne avessi vista mai una…la baciai portandole una mano dietro la nuca, ed un’altra al sedere bello sodo, le nostre lingue si intrecciavano e le mani esploravano ogni parte dei nostri corpi; la adagiai sul letto, ed iniziai a leccarle il collo, piano piano scendendo con la punta della lingua, solleticandole i fianchi fino alla vita e risalendo per la stessa via fermandomi ai capezzoli piccoli e duri come due bottoni, li leccai a lungo mentre lei si infilava 2 dita nella figa bagnata, portandomele alla bocca…
    
    Lí non ci vidi più! Come drogato da quel sapore, scesi giù con la bocca, cercai il suo sesso ed affondai in lei con la mia lingua, disegnando cerchi dentro di lei e bevendo avidamente i suoi umori.
    
    Lei era concentrata a torturarsi il clitoride, e fu in questa posizione che venne…sembrava posseduta!!!
    
    Per “vendicarmi” di tanti anni di sopprusi, le fermai le mani prendendole i polsi ed iniziai a dare colpi di lingua cadenzati diretti sul clitoride…continuava a contorcersi ed a pregarmi di smettere, mentre con un lenzuolo in bocca evitava di farsi sentire da tutti…venne di nuovo, poi ancora, ancora ed ancora; mi fermai solo quando vidi che non riusciva più ad avere la forza nemmeno di muoversi.
    
    Le diedi il tempo di riprendersi, scoprii che mi piaceva guardarla nuda, quelle forme di donna mi attraevano dandomi un senso di eccitazione mai provato fino ad ora con le altre ragazze.
    
    Quando si riebbe, si ...