1. Natale con la sorellastra


    Data: 26/01/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autore: Selene82, Fonte: RaccontiMilu

    “Papà dai cazzo non voglio venire alla festa di Natale a casa della famiglia di Sara” tutto è iniziato così quel giorno; ma procediamo con ordine…
    
    Io sono Franco, ragazzo poco più che ventenne, e litigo con mio padre Claudio perché vuole costringermi a passare il Natale a casa dei genitori di Sara, la sua compagna da quasi 10 anni.
    
    Non che non mi piaccia Sara, ma quella sera ci sarebbe stata anche Romina, la figlia di lei, rientrata per l’occasione da Londra, dove studiava.
    
    Ora, con Romina è sempre stato odio dichiarato; fin da quando i nostri hanno deciso di andare a vivere insieme, io sono stato costretto a dividere tutto con quella stronza, che non perdeva occasione per fare dispetti e farli innervosire, ma, ringraziando il cielo, erano 4 anni che non la vedevo a causa del suo trasferimento.
    
    Mio padre mi obbligò a partecipare, pena una settimana di lavori forzati nella sua azienda edile; a quella minaccia non potevo rifiutarmi e mi preparai.
    
    Arrivammo a casa dei genitori di Sara, e Romina era già lì poiché suo nonno era andato a prenderla in aeroporto la sera prima.
    
    Era come la ricordavo, alta poco meno di un metro e mezzo, capelli corvini a caschetto, due grandi occhi verdi, un bel culo a mandolino ed un seno piccolo ma ben proporzionato…sembrava solo un po’ più donna; non che fosse una bambina, aveva poco più di 2 anni in più di me, però il fisico minuto le aveva sempre dato quell’aria da scolaretta fresca di liceo.
    
    Mi avvicinai e la salutai “Ciao ...
    ... Romina, è da un po’ che non ci si vede eh?”, lei rispose “Ciao Francuccio bello, eh già è proprio da un bel po’. Guardati sei diventato un ometto!” disse lei assestandomi una palpatina goliardica alla patta dei mieipantaloni, che mi lasciò senza parole.
    
    La cena procedette senza troppi intoppi, la famiglia di Sara era fantastica, e mi avevano accolto come se fossi loro nipote a tutti gli effetti.
    
    Si rideva, si scherzava, e si beveva qualche bicchierino in più; arrivati quasi alla mezzanotte, il padre di Sara mi disse che quell’anno avrei avuto l’onore di vestire i panni di Babbo Natale per portare i regali ai piccoli in salotto.
    
    Operazione complessa che richiedeva aiuto nella preparazione, ed indovinate chi era l’unica persona libera? Esatto, Romina!!!
    
    Zitti e controvoglia entrammo nella stanza padronale, dove sul letto era piegato un costume rosso ed un cuscino che avrebbe simulato la pancia. Romina mi disse “Dai, su facciamo in fretta prima che il broncio ti arrivi alle ginocchia” io risposi dicendole che il broncio era dovuto alla sua presenza, che mi stava sul cazzo perche mi trattava sempre con sufficienza.
    
    Di fronte a quelle parole lei cambio espressione; la sua faccia si fece triste ed infine piangendo sbottò con un “Ti tratto con sufficienza solo perché ho sempre cercato di distogliere l’attenzione da te! Ti desidero Franco, da quando i nostri genitori sono a dati a vivere insieme, ma non è ne possibile ne giusto fare sesso, e allora per cercare di non ...
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