Libera e piena di vita
Data: 16/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... breve istante rimasero fermi ad assaporare sospesi quel momento sovraccarico di puro desiderio, Alessandro s’avvicinò lentamente, lei avvertì la carezza del suo alito caldo sul suo viso prima che le loro labbra si sfiorassero e un brivido netto le scese lungo la schiena, provocandole contrazioni estreme di piacere e un forte senso d’inattesa e di piacevole umidità tra le gambe. Girò leggermente per aderire meglio con il suo corpo a quello di lui, appoggiando una mano sul suo petto e con le dita, iniziò ad assaggiare quel primo frammento del suo corpo. Con la bocca sicché s’avvicinò a quella di Alessandro: la punta della sua lingua percorse il sentiero disegnato dalle sue labbra con lentezza, facendo suo ogni piccolo dettaglio, gustando la loro interna umidità, scostò quindi la testa per incontrare i suoi occhi, vide le sue iridi scure accese dal desiderio, infine con la fronte s’appoggiò sulla sua guancia bevendo attraverso la sua bocca il suo corto respiro. Con la mano si spostò sul suo torace accarezzandolo, finché le dita trovarono le asole e lentamente liberarono quei bottoni scoprendo i lembi di pelle che guardava incantata, con la bocca arsa dal desiderio per gustarne il sapore.
Le dita iniziarono a giocare con i suoi foltissimi peli scuri e s’allargarono a possedere con il loro tatto quel corpo sodo che riempiva le sue fantasie, il respiro divenuto sempre più affannoso, mentre il perizoma che le cingeva i fianchi era completamente intriso della sua libidine. La ...
... mano di lui scivolò lungo la sua schiena magra, provocandole un nuovo eccitamento che la scosse facendole rabbrividire notevolmente la pelle gonfiando i capezzoli, mentre con l’altra mano le afferrò un fianco e si chinò per baciarla. Il tocco morbido delle sue labbra le annebbiò istantaneamente la mente, rendendola consapevole solamente del bisogno fisico di possederlo che la dominava. Reclinò in quell’occasione la testa di lato e permise alla sua lingua di penetrare nell’oscura umidità della sua bocca esplorandola, frugandola, confondendone il suo sapore con quello del fumo. La lingua ghiotta di piacere di lei iniziò a leccare il disegno duro della sua mandibola, con avidità succhiò il lobo del suo orecchio strappandogli gemiti di piacere, mentre le sue braccia serravano più vicino a sé il corpo di lei, che attraverso il tessuto dei pantaloni captò chiaramente la sua erezione e trasse di nuovo una rinnovata foga per la sua eccitazione.
Con la bocca scese allora lungo il collo assaporando ogni frammento di quell’epidermide, mentre le dita corsero a sbottonare la camicia, perché in tal modo lei poté finalmente accarezzare senza più impacci né impedimenti il suo corpo. Le sue mani godettero di quel contatto tanto sospirato nel tastare captando sotto di sé quella carnagione liscia, i muscoli tesi, la peluria che diventava più fitta verso il pube, lì dove l’odore del suo sesso diventava più intenso e pungente. In seguito s’appropriò avidamente di quell’odore con rilevante ...