1. Una moglie in autogrill


    Data: 08/05/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ReGiallo, Fonte: Annunci69

    ... accendersi il pilota automatico del mio corpo. Allontanai per un momento il cazzo del tipo in tuta e mi sottrassi anche alla penetrazione dell’altro; mi alzai in piedi e feci segno all’ultimo arrivato di sedersi sul water. Io mi misi a cavallo delle sue gambe, rivolta verso l’uscita. Sentì il suo pisellone infilarsi fino al fondo dell’utero. Premeva proprio contro la parete più profonda e la cosa mi faceva godere come una cagna. Altroché sex toys, pensai, era questo che ci voleva. I primi due avventori, che loro malgrado si erano trovati sputati fuori dal mio corpo, erano ancora in piedi lì davanti. Non avevano smesso di masturbarsi e non distoglievano lo sguardo.
    
    “Papà? Quanto ti manca là dentro? Io e la mamma torniamo verso il camper”. Una voce di bambina ci raggiunse. Il tizio con il cappello trasalì.
    
    “Non entrare, arrivo subito!”. Rispose quasi urlando. Si tornò a girare verso di me e valutò che fosse ora di accelerare il movimento della sua mano. Se lo menò per qualche secondo, la sua bocca si spalancò in una smorfia. “Ok papà però datti una mossa perché io ho sonno e anche la mamma vuole andare a dormire”. Mentre sua figlia parlava il padre sborrò tutto quello che aveva nei testicoli contro di me. Credo avesse mirato alla faccia ma, da quella posizione, il suo seme raggiunse solo la mia canottiera che sentì subito più umida oltre che più pesante. Ripose in cazzo ancora gocciolante dentro i pantaloni e se ne andò senza nemmeno più alzare lo sguardo.
    
    Rimanemmo ...
    ... noi tre. Io e il barbuto che scopavamo seduti sul cesso e lo straniero con la tuta. La canottiera bianca ora mostrava una certa trasparenza, le tette sballottolavano e si potevano intravedere i capezzoli attraverso il tessuto imbevuto di sperma. Forse fu quell’immagine così perversa a scatenare gli ormoni del nostro spettatore ma vidi la sua espressione trasformarsi. Mi diede uno schiaffo sulla faccia. Mi ritrovai girata tutta d’un lato con la guancia che pulsava. Mi portai istintivamente la mano alla faccia colpita. Lo fissai negli occhi con aria di sfida mentre l’amplesso al piano di sotto non dava l’aria di fermarsi. Mi colpì una seconda volta, e poi una terza. Non contento mi affermò i capelli, che qualche ora prima avevo piastrato, e me li tirò verso il basso costringendo il mio collo a protendersi verso il soffitto. Mi sputò in mezzo alla faccia e mi diede un ultimo schiaffo. Io continuavo a guardarlo negli occhi con l’espressione eccitata. Iniziai a sgrillettarmi e raggiunsi il primo orgasmo. La testa si spense e persi il contatto con la realtà.
    
    Urlai. Sia per l’orgasmo vaginale che avevo appena provato, sia perchè volevo che tutti se ne accorgessero, soprattutto il tizio in tuta. Tutto quello fu troppo anche per lui, dalla punta della cappella gli partirono dei violenti schizzi di seme e, almeno lui, dimostrò di avere più mira del precedente. Sentì il viso riempirsi di liquido tiepido. Lo sperma si mischiò al suo sputo e sentivo ancora la pelle pulsare per le sberle ...
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