Verde e azzurro - ii
Data: 07/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69
... magnetico per le mie labbra… Dietro i Ray-Ban i miei occhi l’avevano percorsa per intero, non c’era centimetro del suo corpo che non avevo fotografato nella mia mente. Non riuscivo a non farlo: più cercavo di trattenermi e più venivo attratto da lei. Mai prima di allora non ero stato in grado di domare l’istinto.
Lei parve non notare la lotta titanica che stavo affrontando con me stesso, al punto che con disinvoltura si piegò a stendere l’asciugamani mostrandomi che anche lato schiena - soprattutto fondo - la natura non aveva badato a spese. Aiuto! Non sapevo più in che modo nascondere l’evidente rigonfiamento del costume. Era ingestibile! Decisi di fare l’unica cosa sensata.
dissi e, con un movimento fluido e accuratamente studiato, mi alzai dandole le spalle, mi tolsi gli occhiali lasciandoli sul telo e mi calai nell’acqua fredda. Lo shock termico fu efficace nel distrarmi, così mi stesi a pelo d’acqua, chiusi gli occhi e mi rilassai galleggiando senza peso. Ci voleva proprio, pensai, mentre poco alla volta avvertivo allentarsi la tensione dei muscoli.
Dopo un po’ mi resi improvvisamente conto di aver preso sonno e spalancai gli occhi, senza sapere con esattezza quanto tempo fosse passato. Potevano essere dieci minuti, come un’ora. Alzai la testa alla ricerca del sole per capire più o meno che ora fosse. Non era troppo vicino all’orizzonte. Bene, sarà passata meno di mezz’ora. Ma lei dov’era? Del telo e delle sue cose nessuna traccia, di lei nemmeno. Sarà tornata ...
... a casa. Complimenti! Era l’occasione perfetta per esternarle il mio interesse ed io che avevo fatto? Mi ero addormentato! L’avevo lasciata sola e si era ovviamente annoiata. Che stupido…
Dovevo farmi una doccia e andare a scusarmi. Uscì dall’acqua, presi le mie cose e andai alla baita. Entrai, la-sciai i vestiti sul letto, chiusi la porta e mi tolsi il costume bagnato. Aprii la porta del bagno.
Il costume mi cadde di mano. C’era lei! Era nuda! Era intenta a guardarsi allo specchio mentre con l’asciugamani si asciugava i capelli.
esclamai, indietreggiando. Non riuscii a distogliere lo sguardo dalle sue forme in-credibili. Avrei voluto per educazione, ma in nessun modo ero in grado di staccarle gli occhi di dosso. La linea della schiena che si concludeva in quel culo da copertina mi faceva letteralmente impazzire. Attraverso lo specchio intravedevo una sottile striscia di peli, molto geometrica e curata, a decorazione del monte di venere e le aureole rosee dei capezzoli. Una dea.
Lei si girò sorpresa, ma non sembrò infastidita. Piuttosto disse:
le dissi, cercando di nascondere con le mani la mia evidente erezione.
Lei se ne accorse e, sempre guardandomi negli occhi, disse:
e feci per girarmi.
fece lei. Mi bloccai.
continuò, avanzando verso di me senza staccare gli occhi dai miei.
Io non capii più nulla. La guardavo palesemente senza parole e mi parve di vivere l’esperienza da spettatore, in terza persona, come se non avessi il potere di cambiare le ...