ROSSANA LA ROSSA
Data: 07/05/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sensazioni
Tradimenti
Autore: fantastico_scrittore, Fonte: RaccontiMilu
... aver sentito, anche se solo in quella maniera, le labbra di Rossana. Ci vedemmo per altre tre volte, con l’ultima dove si stabilì una forte empatia, ed in maniera quasi del tutto naturale le nostre mani si inseguirono durante i nostri dialoghi. Alcuni silenzi, nei quali ci scambiammo sguardi intensi, suggellarono una forte intesa. Le chiesi se aveva voglia di passare da me, accettò con l’unica condizione di riportarla a casa al massimo entro un’ora… Salimmo a casa mia, e mi disse che quel luogo era come se lo era immaginato forse non del tutto, ma ci era andata vicino. Così come aveva fatto la prima volta, fu lei a prendere l’iniziativa, mentre ero girato di spalle nel tentativo di versale da bere. Mi baciò delicatamente e ci spostammo sul divano. I baci si fecero sempre più intesi e le mie mani giocavano con i bei seni, che scoprii dopo poco. I due capezzoli turgidi testimoniavano la sua forte eccitazione, con la mia lingua che ruotava attorno alle estremità del seno, facendola gemere di piacere. Bagnai le mie dita e presi a tastarle il capezzolo non avvolto dalla mia lingua. Apri le gambe, e d’istinto salii dal ginocchio sino all’interno della sua coscia, carezzandola dolcemente. Sentivo il suo calore e la sua passione viva e pulsante, il suo battito accelerò e a sua volta mi passò la mano tra le gambe. Si alzò la gonna, e con più facilità ma sempre con delicatezza la toccai, potevo sentire le mutandine umide di piacere… lei, ora davvero molto eccitata, infilò pollice ...
... e indice nella mutandine di pizzo nero, e si abbassò le mutandine fino a metà coscia. In quel momento potei vedere quello che avevo temuto… era completamente liscia. “E’ un sacrilegio lo sai?” Esordii fermandomi e guardandola negli occhi “Ma che cazzo dici???” rispose stranita. “Perché una donna con i capelli rossi… dovrebbe rasarsi?” le chiesi. “Tu sei un perfetto idiota, ed io più di te a darti retta…” disse rivestendosi imbufalita. “Allora non mi hai ascoltata quando nei miei discorsi ti ho parlato di quello che significa per me… il capello rosso”. “Sei un deficiente! Ciao!”. Disse uscendo di casa ancora trafelata. Smettemmo di sentirci per una settimana, visto che al mio messaggio ed alla mia telefonata della sera stessa non risposte. Rossa Libreria: E’ stato umiliante, te ne rendi conto? Marco: non era quello l’obiettivo, e lo sai Rossa Libreria: Si ma se pensi così non sei normale Marco: probabile… ma è la mia richiesta Rossa Libreria: quindi non mi vuoi vedere fino a quando… Marco: si fino a quando non sarai ‘al naturale’ Rossana. Ecco mi piacerebbe indossassi anche delle calze autoreggenti bianche. Odio le collant. Rossa Libreria: devi essere matto… ma i matti mi sono sempre piaciuti… Marco: probabile, anche le rosse lo sono Rossa Libreria: ma senti, ci possiamo vedere comunque? Nel frattempo intendo… Marco: certo! Rossa Libreria: sei uno stronzo, non te l’ho mai detto credo. Ma segnatelo. Marco: lo farò Ci frequentammo per un mese circa, forse cinque settimane, ...