ROSSANA LA ROSSA
Data: 07/05/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sensazioni
Tradimenti
Autore: fantastico_scrittore, Fonte: RaccontiMilu
Amavo quella libreria principalmente per due cose, il suo ‘profumo di libro’, assolutamente non scontato visto l’incredibile numero di cose che le librerie di solito inseriscono al loro interno per bilanciare gli introiti, e per la disposizione dei libri che agevolava il mio percorso, tenendomi lontano da tutta quella carta stampata inutilmente. Ma c’era una terza cosa che amavo, la non disposizione alfabetica, quindi ‘autori’ come Volo Fabio non sarebbero mai andate a contatto con Vonnegut Kurt, e tutto il suo geniale illusionismo… ma a distrarmi dalla mia eccitante immersione in quel logo godereccio, ci pensò qualcosa di egualmente pruriginoso a livello mentale, il viso, anzi le sopracciglia, di una signora di circa cinquant’anni. Spiccavano di un rosso rame incredibilmente ramato e vivido, che facevano il paio con una chioma rossa molto vaporizzata portata con elegante sicurezza. Già perché di ‘capelli rossi’ ve ne sono tanti, ma il vero rosso quello originale, ecco è rarissimo. Raro a tal punto da condizionare il mio cervello capace di spostare l’attenzione sulle sopracciglia, gesto incondizionato che ‘scartava o approvava’ in una frazione di secondo la figura avendo quasi compassione delle ‘finte rosse’. Dell’aspetto in senso generale poco mi interessava, la rarità di quel colore quella si che era bella, di solito abbinato ad una pelle molto chiara. E questa cosa generava in me una vera e propria eccitazione mentale. La seguii a distanza per qualche minuto, con ...
... arroganza mentale pensai che disponeva della mia stessa mania di selezionare i libri da acquistare, tenendo gli stessi nella mano sinistra o sotto il braccio, e con la destra quelli ‘in forse’. Dalla mano sinistra spiccava la copertina gialla de “Il Maestro e Margherita” di Bulgàkov, libro di cui presi una copia e mi spostai verso la cassa, dove ad attendermi c’era Sergio, commesso sessantenne che tutte le volte mi doveva raccontare uno degli strani accadimenti di cui mi cibavo volentieri, come l’ultimo, che riguardava un cliente che domandò 2 metri e mezzo di libri, per la sua nuova libreria… non so se questa cosa se la inventò di sana pianta, ma fu comunque una stilettata al cuore. Una volta arrivato al bancone, porsi l’opera di Bulgàkov a Sergio, impartendo chiare istruzioni, e dopo aver pagato uscii.
Mi accomodai sulla panchina di un parco, immergendomi nella mia lettura, quando, quasi alla fine del primo capitolo la noiosissima vibrazione del mio telefono mi prelevò da una caotica strada di Nuova Delhi. Per infliggermi la punizione che meritavo per non aver spento il telefono, richiusi il libro inserendo con pollice e indice tra le pagine lo scontrino dei libri da poco acquistati, rispondendo ad un numero che non avevo in rubrica. “Guardi che io i libri me li posso comprare da sola – tuonò la voce dall’altra parte del telefono – e se ho capito chi è lei non deve essere neppure così giovane per questi giochini adolescenziali fatti di bigliettini nascosti tra le pagine di un ...