1. ROSSANA LA ROSSA


    Data: 07/05/2021, Categorie: Erotici Racconti, Sensazioni Tradimenti Autore: fantastico_scrittore, Fonte: RaccontiMilu

    ... libro…” Era la signora dai capelli rossi. Avevo chiesto a Sergio di caricare sul mio conto il totale dell’importo speso dalla persona al telefono, chiedendo di sostituire il libro che avrebbe acquistato con la mia copia, all’interno della quale avevo inserito una frase, che domandava alla misteriosa interlocutrice di commentare assieme a me, una volta finito il libro; ‘Ottima scelta – scrissi – se le va ne parliamo quando lo ha finito, mi chiami!’. Concludendo con il mio nome e il telefono. “Quindi lo aveva già letto” la interruppi sorridendo. “No – rispose stizzita – non l’ho letto ed anche quando lo farò di certo non lo commenterò con lei, le volevo dire che il gesto mi è parso puerile, il libro era per mio marito, si figuri cosa avrebbe potuto pensare qualora non mi fossi avveduta del biglietto!” “In effetti era un ipotesi che non avevo vagliato, ma non è successo no?” – risposi. “Quello che è o non è successo poco importa, è il gesto che mi pare infantile” – disse seccata. “Bhe da puerile a infantile ecco, c’è stato un avanzo di condizione non indifferente non trova? Se parliamo ancora un’ora divento quasi adulto”. – ribattei. “Guardi non ho tempo, mi dica dove le posso lasciare i soldi, mi scriva un SMS, buona giornata” Riattaccò il telefono in maniera secca, non concedendomi opportunità di risposta. Tornai grazie al mio libro a Nuova Delhi, dove la percezione di calca umana, mista agli odori speziati di cibo era però parecchio scemata, visto che una parte di mente ...
    ... stava rielaborando contenuti e senso di quella telefonata. ‘Sei proprio un pirla’ mi ripetei chiudendo il libro, ma il tremolio delle dita ed il fragore che mi concesse lo scrivere quelle poche righe, mi avevano dato belle emozioni e bella energia, quindi ne valeva la pena. Vero, una parte di me desiderava quella donna, ma anche così ecco, non sarebbe stato male. Decisi di memorizzare quel numero, così come fanno tutti in maniera banale e legata ad un evento, di quelle cose che poi ti dimentichi e sai che se ti serve non troverai mai più, come il secondo calzino di una lavatrice. ‘Rossa Libreria’, così la memorizzai. Passarono alcuni giorni, ed ancora una volta dimenticai di spegnere il telefono, questa volta la vibrazione fu molto fastidiosa perché enfatizzata dal coperchio di una scatola di biscotti in lamiera, nella quale tenevo alcuni quaderni di appunti. L’eco mi trapanò il cervello, abbattendo la bellissima costruzione che avevo concesso ad un libro non scritto così bene, ma con una bella idea di fondo… di quelli che si trovano in libreria alla voce ‘idea bellissima, ma occasione sprecata’. Era lei. Rossa Libreria: Non mi hai più scritto… Marco: Buonasera, è sempre molto diretta ed essenziale lei… con chi ho il piacere di conferire? Rossa Libreria: Sono la persona a cui hai pagato i libri, quella del ‘fogliettino’, e quella che ti ha chiamato subito dopo. Marco: Lo avevo inteso, ti stavo chiedendo il nome. Io sono Marco Rossa Libreria: Rossana, mi chiamo Rossana. Marco: Ci ...
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