1. La garconnière 2


    Data: 05/05/2021, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... l’attenzione sulla vagina; quando l’asta spinse l’utero da dietro, godetti visibilmente e quasi non mi accorsi che la mazza era tutta nelle mie viscere; da quella volta, tutti gli incontri culminavano in un coito anale di grande lussuria ed io mi sentivo piena, soddisfatta e felice di aver finalmente raggiunto la pienezza del piacere.
    
    Nel momento in cui gli altarini furono scoperti, si ingigantì il dubbio che pesassero sulla rottura anche le verginità sempre negate al coniuge legittimo e concesse senza problemi all’amante, dall’ano all’ingoio dello sperma dopo una fellazione, dalle copule a pecorina alle spagnole apprese e praticate con gusto; restava solo la possibilità che, per non perdere il rapporto con sua figlia, mio marito cedesse ancora e mi lasciasse libera di praticare il mio libertinaggio.
    
    Dopo la rivelazione di Mario, non era però pensabile di continuare l’andazzo della camera d’albergo a spese di mio marito; non volevo cedere in nessun punto e mi ostinai a mantenere il rapporto con Giorgio; lui, alla notizia dell’episodio, si intestardì viepiù a voler offendere ‘il cornuto’, contro il quale lanciava puntualmente offese ed improperi che mi turbavano perché implicavano un giudizio di ‘troia’ nei miei confronti, che non credevo di meritare, avendo tradito mio marito solo con lui.
    
    Scegliemmo quindi un albergo ad ore più economico che pagavo in contanti, per evitare tracce da seguire; non avrei mai concesso al mio amante di pagare lui, per dominarlo almeno ...
    ... sul piano economico; i rimorsi, perché mi comportavo peggio di quanto dichiaravo che facesse Mario con me, non mi sfioravano; come il gesto di sottomissione al caprone che mi montava mi sembrava corretto mentre accusavo Mario di non so quale prevaricazione.
    
    Per appesantire il suo atteggiamento nei confronti di mio marito, Giorgio mi chiedeva con insistenza di copulare nel talamo, a casa mia; tentavo di oppormi, soprattutto per timore di essere sorpresa da mia figlia in atteggiamento colpevole; di Mario non mi preoccupavo, per la metodicità dei suoi comportamenti e la credulità alle mie bugie; molte volte, non ebbi argomenti sufficienti e lo facemmo in camera nostra, se poteva valere l’aggettivo al punto in cui eravamo, con mio marito fisso in studio.
    
    Continuai a parlare con Giorgio, quasi per liberarmi la coscienza, e gli dissi cose di cui altrimenti mi sarei vergognata; in quella situazione, qualunque verità poteva essere credibile o inventata; il particolare disarmante, di cui non mi ero assolutamente resa conto, era che anche il nostro appartamento era dotato, come la garconnière del nostro primo incontro, di un sistema di controllo antintrusione che registrava in video e in audio ogni movimento in casa.
    
    Praticamente, mio marito era a perfetta conoscenza di ogni mio gesto; quando mi appartavo col mio stallone, una fotocellula scattava all’ingresso in camera e tutta la copula restava registrata in memoria; lui, che conosceva bene il meccanismo e il modo di usarlo, ...
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