Che bona la madre del mio amico! Parte 7
Data: 04/05/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Etero
Autore: AmanteDelleMature, Fonte: RaccontiMilu
... masturbarla a dovere; lei, arrapata e insaziabile, cominciò a gemere mordendosi le labbra. Più gemeva, più avevo voglia di metterle il cazzo nella figa, ma volevo godermi la scopata. Dopo averla masturbata, mi fece stendere sul letto e, allargando le mie gambe e mettedosi in mezzo di fronte a me, cominciò a succhiarmelo di nuovo. Questa volta era veramente eccitata, tant’è che succhiava come una pazza facendo dei versi.
“Mmm, quanto mi piace questo bel cazzo giovane”.
Faceva entrare ed uscire il mio cazzo nella sua bocca, lo prendeva in mano segandolo mentre mi leccava e succhiava le palle, leccava la cappella e palpava le gambe e la pancia mentre lo teneva in bocca. Più gemevo dal piacere, più succhiava con più forza.
“Signora… mmm… cazzo… così mi fa venire…”. “è questo che voglio”, mi disse da vera porca, riprendendolo in bocca.
Sborrai mentre continuava a succhiarlo. L’orgasmo fu eccezionale, tant’è che non riuscivo a smettere di ansimare. Fece colare tutta la sborra sul mio cazzo moscio che segava lentamente.
“Signora, mi dispiace di aver sborrato…”. “Non preoccuparti, era quello che volevo, ora rilassati”.
Mentre me lo segava, mi baciava la pancia, l’inguine e il petto. Piano piano, mi stava quasi tornando duro. Visto che conosceva la mia passione per le sue tettone, si avvicinò e me le fece palpare e succhiare mentre me lo segava. I suoi capezzoli erano turgidi. Era arrapata e voleva il mio cazzo nella sua figa.
“Vedi come sta ...
... tornando duro?”, mi disse sorridendomi. “è tutto merito suo, signora”. “Manca ancora poco e so io come fartelo rizzare di nuovo”.
Detto questo, si mise di nuovo in mezzo alle mie gambe e, a colpi di leccate e ciucciate, lo rizzò completamente.
“Mettiti a pecorina, troia. Voglio scoparti e farti godere”. Ormai ero preso dall’eccitazione.
Senza farselo ripetere due volte, si mise a pecorina sporgendo il culo sodo e glielo infilai nella figa bagnata. La scopavo tenendola per i fianchi mentre lei era in estasi.
“Sì, oh sì, continua a sbattermelo dentro”.
Volendo vedere il suo viso in estasi, la girai a pancia in su e l’attirai a me. Lei, da vera porca, intrecciò le sue gambe dietro la mia schiena ordinandomi di continuare a sbatterglielo dentro. Mentre la scopavo, il mio sguardo era puntato sulle sue tettone che si muovevano al ritmo della scopata; allora decisi di palparle le tette mentre la scopavo. Raggiunto il punto di non ritorno, sfilai il mio cazzo dalla sua figa e schizzai la sborra che mi era rimasta sulla sua pancia. Sborra che lei prese con le dita portandosele alla bocca.
“Mmm, è così gustosa”. “Ingoiala tutta”. “Con piacere”.
Dopo averla ingoiata, si avvicinò a me e mi baciò la pancia, fino a raggiungere il mio cazzo moscio che prese in bocca per ripulirlo.
“Ti ringrazio per la grande scopata, tesoro”. “Signora, io ringrazio lei. Mi sta facendo godere come un maiale”. “Ora io vado a lavarmi, tu torna in giardino”.
Due minuti dopo, ...