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Sosta di lavoro
Data: 03/05/2021, Categorie: Tradimenti Autore: forrestsherman, Fonte: Annunci69
... una signora”. E lui: “sono ansioso …per farle piacere, Signora” Lui intanto aveva sistemò con abilità la stanza, organizzando un vero e proprio angolo da cena, avvicinando il carrello ed una poltroncina ai piedi del letto matrimoniale. Aveva poi scelto con cura la miglior illuminazione possibile e cambiato la musica dalla, che ora suonava una suadente musica longue. Mi accomodai ai piedi del letto, con lui sulla poltroncina ed alzammo, divertiti, i coperchi di quel che aveva ordinato per noi due; salmone, pane integrale, formaggio con miele e macedonia. Del buon vino bianco era nel cestello pieno di ghiaccio e poco dopo emanava aromi fruttati dai nostri due bicchieri. Spizzicammo con piacere quella cena, bevendo con gusto del Cartizze ghiacciato, mentre ci raccontavamo qualcosa delle nostre vite, così tanto diverse tra loro. Il piacere del contrasto tra il sapore del formaggio e quello del miele, sposava alla perfezione con quel vino fresco e fruttato, che scivolava giù con leggerezza. Poi mi alzi dal tavolino con l’accappatoio un po’ aperto, la sottoveste che faceva vedere il completino intimo viola.. Questo indicò a Samar, cosa volevo e dopo aver leggermente aperto le mie cosce, iniziava a risalire sotto l’accappatoio, fino a raggiungere la sottoveste. Quella insolita situazione, quelle dita e quelle labbra che realizzavano le fantasie che dichiaravo a mio marito erano mentalmente più eccitanti di quanto stavo fisicamente provando, pensai, ma ...
... poco dopo mi accorsi che quel piacere era anche fisico e quelle dita erano arrivate sin dove il mio corpo era più sensibile a quelle attenzioni. Tutti i miei uomini, mi accorsi, erano stati più vecchi di me, avevo sempre scelto uomini socialmente affermati e quindi più maturi di me. Fino a quella sera. Ora invece quel ragazzo, così lontano dai miei gusti, mi stava prendendo o forse ero io che mi stavo dando a lui, lasciandomi travolgere da un desiderio mai provato che mi spingeva a lasciarmi andare. Lo guardai, lui sorrise. Lo guardai con occhi nuovi, dovevo ammettere che era molto bello, e anche attraente. Sentivo la figa aprirsi, dovevo controllarmi, me la sfiorai con la mano, era calda , palpitante… Con uno sforzo e anche motivata da un po’ di paura di passare il limite, non era bene andare avanti...cercavo la forza per fermarmi, dissi “senti, Samar… è stato bello, ora però andiamo a dormire…” mio marito non vuole che andiamo oltre…. Ma lo dissi in modo poco convinto… Lui disse “ l'ho vista, vorrei toccare... ti faccio godere! “ e io “ Non se ne parla! “ non siamo amici, dai...mi fingo scandalizzata. Lui era impassibile, e disse “ Va bene signora, ora vado ma perdi molto ... accarezzando il suo coso che si intravedeva gonfio sotto i pantaloni leggeri. Si avviò verso la porta. Mi dissi…. La mia figa mi disse ..”Non puoi lasciarlo andare!” Lo fermai con un braccio. Lui sorrise di nuovo e si sedette, io era in piedi, titubante, davanti a lui…” ...