1. Masha la domestica, ed io


    Data: 24/04/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: giampiero80, Fonte: Annunci69

    ... corte spietata”
    
    Quello che non le dissi è che le sarei saltato addosso all’istante se solo avessi potuto.
    
    “Grazie, ma troppi se, Signor Carlo” era stata la sua risposta, di per sé, una perla di saggezza.
    
    Capitò che dovessi cambiare la lampadina della lampada da parete dello sgabuzzino che Masha usava per cambiarsi, che pensassi se ne fosse andata da un pezzo, che mia moglie non ci fosse e che io entrassi senza bussare.
    
    “Ma Signor Carlo, cosa fa?” Masha non se ne era andata, si stava ancora cambiando. Era in jeans, a seno nudo, di riflesso si coprì con la maglietta i seni. Nell’impaccio del momento non ebbi il tempo di apprezzare la bellezza di quelle due mammelle rialzate, quasi a cono, con le punte dei capezzoli fini e ritte.
    
    “Scusami” le dissi desolato “Pensavo te ne fossi andata. Ma non ti toglievi solo il grembiule? Dovevo cambiare una lampadina ma torno dopo, scusami ancora”
    
    “E’ che oggi devo andare a mangiare la pizza con delle amiche e mi ero portata il cambio con me. Vabbè, cambi pure la lampadina, io mi metto dietro la porta”.
    
    Invece di una reazione molto offesa, magari isterica, la mia gaffe aveva causato una protesta abbastanza blanda, più di facciata che altro. Un comportamento che non mi sarei aspettato da una ragazza pudica come Masha, ma meglio così.
    
    Sistemai la scala a tre gradini e vi ci salii, con la coda dell’occhio vidi il fianco di lei, sinuoso, color latte che sporgeva dallo spigolo della porta, il paradiso a un metro e non ...
    ... poterci entrare. Si era tolta jeans e mutande in una stanzetta con uomo; pensai che dovesse riporre una grande fiducia in me o che forse era meno inibita di quanto non dasse a vedere.
    
    Turbato da quell’accadimento certamente singolare e tentando di deviare la mia concentrazione verso la lampada da sistemare, devo aver messo il piede in fallo tanto che per poco non caddi, con la perdita dell’equilibrio feci anche inclinare e sbattere la scaletta contro l’armadietto dellle scarpe.
    
    Masha, istintivamente aveva afferrato la scaletta intraversata e l’aveva rimessa nella sua giusta posizione.
    
    Una ragazza giovane, bella e nuda che reggeva la scaletta di un Fantozzi con una lampadina in mano; situazione tragicomica, ovvero, il titolo della mia vita.
    
    Ero in stato confusionale, nella mia mente Masha era una dea irraggiungibile, abbozzare anche un minimo approccio era un’opzione che non trovava posto neppure nell’anticamera del mio cervello, eppure lei era là, bellissima, fantastica, provocante, calma, quasi noncurante e svestita. Ad acuire il mio disagio fu il mio membro, certamente non imbranato come me, che non si fece molti problemi e diede sfoggio di sé stesso facendosi largo tra i pantaloncini e causando un imbarazzante bitorzolo, per giunta sparato in direzione degli occhi di Masha. Cosa potevo dirgli, forse scusa, ma non avevo mai sentito di uno che avesse chiesto scusa per un’erezione.
    
    “Signor Carlo, la prossima volta lo dica a me, so come cambiare una lampadina senza ...
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