Masha la domestica, ed io
Data: 24/04/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: giampiero80, Fonte: Annunci69
Gloria, mia moglie, casalinga da una vita, necessitava di aiuto nelle faccende domestiche a causa di un disturbo alla schiena che di tanto in tanto la debilitava. Il medico le aveva consigliato di prendersi un’aiutante per i lavori più impegnativi così che la schiena fosse meno sollecitata. Gigliola, la nostra vicina di casa ci aveva raccomandato la sua donna delle pulizie, Masha, una ragazza ucraina che, secondo la sua descrizione era lavoratrice, seria e senza grilli per la testa, “quella è una suora” le sue testuali parole.
E fu così che Masha iniziò a lavorare a casa nostra quattro ore, tre volte la settimana. Aveva un’aria dimessa che la faceva sembrare “solo” bella, sarebbe bastato un po’ di makeup e un’espressione più decisa e sicura e sarebbe rientrata di diritto nella categoria bellissime; alta poco meno di un metro e settanta, snella, slanciata, capelli lunghi, lisci, castano chiari, seno medio piccolo coperto solo da una maglietta e un sederino sotto i jeans che che era un piacere guardalo; aveva 28 anni, era chiusa, taciturna, quasi malinconica.
A cinquant’anni, con rapporti intimi tra me e mia moglie inesistenti, avere una ragazza in giro per la casa che mandava in fibrillazione le mie centraline di rilievo dati era destabilizzante ma, visto il tipo di donna, qualsiasi rapporto peccaminoso era fuori discussione.
I suoi capezzoli che a volte cercavano di trafiggere la t-shirt, il fondoschiena in bella vista mentre puliva la vasca da bagno, il collo della ...
... maglietta che lasciava intravveddere le tettine ballonzolanti mentre gattoni puliva gli angoli che non poteva raggiungere con la scopa; insomma ora, nelle mie quindicinali attività onanistiche avevo di che fantasticare e il mio orgasmo era molto più agevole e appagante.
All’inizio mia moglie era guardinga, non mi lasciava mai solo con lei, poi però i controlli si erano allentati visto che la situazione non dava adito ad alcun sospetto.
Spesso mi ritrovavo in cucina a fare colazione e ad osservare Masha che si muoveva agile nella sua diligente attività; se le facevo qualche domanda, lei rispondeva telegrafica, esitante. Nel corso dei mesi il suo muro di timidezza aveva incominciato a sgretolarsi e addirittura si avventurava anche nel farmi qualche domanda sul mio lavoro e sui miei passatempi.
In presenza di Gloria però rimaneva silente, mi piaceva pensare che si stava formando una complicità tra noi due, probabilemente si trattava di una pia illusione o come si dice oggi wishful thinking.
Un giorno, mentre era di spalle, mi chiese, con fatica, ricominciando la domanda diverse volte
“Ma lei, Signor Carlo...”
“Mai lei Signor Carlo... secondo lei...”
“Lei Signor Carlo, insomma, come mi trova, se posso domandarle” la domanda deve essere costato un enorme sforzo alla sua timidezza.
La mia risposta, fu immediata, sul suo aspetto fisico la mia mente era molto preparata:
“Sei molto, molto bella, se non fossi sposato e avessi venti anni di meno ti farei una ...