La bella e la bestia.
Data: 20/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69
... larghissimo. Il corpo, coperto di un pelo nero e setoso, sembrava scolpito nel tronco nodoso di un albero. Le braccia lunghissime, finivano con due mani dotate di lunghi ed aguzzi artigli che, sotto gli occhi esterrefatti di Miriam, rientrarono lentamente nelle dita, come quelli di un gatto.
La Bestia si appressò ed un nuovo brivido scosse la ragazza, che sentì un rivolo di umori scorrere lungo l'interno delle cosce frementi.
L'essere appressò la faccia a quella della ragazza e l'annusò attentamente, poi si spostò al collo, sfiorandolo con i lunghi baffi da gatto. Scese lungo il busto, soffermandosi all'altezza dei seni, indugiando con attenzione sui capezzoli eretti sotto la stoffa sottile. Poi, appoggiando gli arti anteriori a terra, discese lungo il ventre fino a fermarsi all'altezza dell'inguine, lasciato oscenamente indifeso dalle gambe tenute divaricate dalle funi.
La Bestia emise una specie di uggiolio stupito e sollevò la testa di scatto, fissando per un attimo Miriam negli occhi. Poi il muso tornò ad infilarsi tra le sue gambe, aspirando rumorosamente dal naso.
Con estrema lentezza la belva si spinse in avanti, sfiorando col grugno la stoffa, spingendo ancora fino a sfiorare le carni tumefatte nascoste sotto di essa. Infine pressò con forza il naso sul sesso di Miriam ed aspirò con energia.
La ragazza, al colmo dell'eccitazione, emise un rantolo e si abbandonò appesa alle funi. Nel fondo della sua mente pensò, stupita ed incredula, che mentre la belva ...
... respirava il suo afrore più intimo lei aveva provato l'orgasmo più forte della sua vita.
La Bestia grugnì sommessamente ed un lungo tremito le scosse le spalle e la schiena, mentre Miriam, con un movimento quasi involontario spinse in avanti il pube, schiacciandolo contro il muso peloso.
L'essere continuò ad annusare per qualche istante con foga sempre maggiore, poi di scatto si ritrasse, ergendosi nuovamente in tutta la sua altezza. Allargò le braccia immense e, mentre gli artigli scattavano nuovamente fuori dalle dita, ruggì alle stelle con quanto fiato aveva in gola.
La ragazza sollevò lo sguardo ad incrociare gli occhi dell'essere mostruoso e quello che vide la fece sobbalzare e rabbrividire violentemente. In quelle fornaci ardenti aveva visto chiaramente il desiderio della bestia.
Senza saper resistere, i suoi occhi si abbassarono lentamente, soffermandosi sul petto possente, sfiorando il ventre piatto e muscoloso ricoperto di pelo fino a raggiungere l'inguine della belva.
La ragazza ristette senza respirare alla vista del pene immenso che svettava già turgido in mezzo alle cosce muscolose. Lungo quasi quanto l'avambraccio della ragazza, ed altrettanto spesso, era fittamente ricoperto da grosse vene in rilievo ed il glande enfiato sembrava un pugno chiuso, nodoso e duro quanto il legno.
Sentì nuovi umori inondarle la vagina, debordando sconciamente lungo le cosce, fino a trasformare la stoffa che la ricopriva in uno straccio umido ed appiccicoso.
La ...