La bella e la bestia.
Data: 20/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: PlutoTrieste, Fonte: Annunci69
... letto, ansimando leggermente, come sempre appagata ma lo stesso ancora affamata. Non aveva mai saputo il nome di quel mercenario, ne le sarebbe interessato conoscerlo: tutto quello che agognava di lui era il membro turgido che l'aveva deflorata, che le aveva scavato nel ventre il solco incolmabile che ora palpitava anelando di essere nuovamente riempito.
Miriam si passò il dorso di una mano sulla fronte madida di sudore, sospirando mestamente. Ormai era troppo tardi. L'indomani tutto si sarebbe compiuto.
I villici l'avrebbero legata saldamente all'altare, immolando il suo giovane corpo di donna alla Bestia per ottenere in cambio altri sette anni di pace, ed ignorando che la loro offerta era avariata. Una mela che nascondeva nella sua polpa succosa un piccolo verme, intento a roderla internamente pur lasciando intonsa la stupenda buccia.
Se avesse parlato, se avesse detto di aver perduto la tanto preziosa ed ambita verginità, la purezza che tanto preziosa sembrava essere per la Bestia, molto probabilmente l'avrebbero uccisa sul posto, rapidamente, con un secco colpo di spada, risparmiandole in tal modo il supplizio di venir legata all'altare e di dover affrontare l'orrore ignoto della belva.
Avrebbe potuto essere una via alternativa, una rapida fuga da quanto le stava accadendo. Molte volte Miriam aveva meditato se compiere quel passo e sempre qualcosa dentro di lei aveva detto di no, urlando la sua contrarietà fino a farle bruciare le carni. Quel qualcosa ...
... continuava a ripeterle che a lei era riservato un altro destino.
Miriam aveva taciuto e si era preparata sotto gli sguardi attenti dei Saggi, compiendo le purificazioni rituali come loro volevano, mentre gli sguardi degli uomini le accarezzavano lascivamente le carni nude, la rotondità dei seni, la morbidezza dei fianchi, la sinuosità delle forme, ben sapendo che da li a poco, quel magnifico corpo sarebbe stato profanato, smembrato e violato dall'oscura bestia.
Eppure lei non aveva paura: attendeva quasi con trepidazione il momento culminante di tutti quei preparativi, quando avrebbe avuto di fronte l'ignoto.
Come ignote sarebbero state le conseguenze per il suo villaggio ed i suoi abitanti, per quel dettaglio tanto importante da lei taciuto.
Si scoprì a provare un moto di pietà per i suoi carnefici ma poi, senza rendersene conto, sprofondò nel sonno, i capelli neri e scarmigliati quasi a formare un'oscura aureola attorno alla sua testa appoggiata al cuscino, con la gonna ancora alzata ed una mano mollemente appoggiata a coprire la sua femminilità.
- Che il tuo destino si compia! - sentenziò l'Anziano Sacerdote, osservando per un ultima volta le forme prosperose di Miriam, legate all'altare ed a malapena coperte dalla sottile stoffa candida della camicetta e della gonna, diligentemente e sapientemente ricamata dalle donne del villaggio durante i sette anni di pace tra un rituale e l'altro.
Lei guardò l'uomo negli occhi, fissandolo con espressione priva di emozione. ...