1. Un caldo agosto con zia Carla (parte seconda)


    Data: 19/04/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Incesti Autoerotismo Autore: bracco, Fonte: RaccontiMilu

    ... ripeterà.
    
    Quindi dopo aver mangiato, qualche birra e un po di chiacchiere lei dice:
    
    Bene, io vado a letto, tu che fai?
    
    10 minuti arrivo anch’io zia.
    
    E ridendo dice: rimani qui a dare sfogo ai tuoi fuochi?
    
    No zia, aspetto che ti cambi e arrivo!
    
    Ah ok.
    
    Dopo un po’ mi avvisa che si è cambiata e che posso andare a letto. Mi sdraiai di fianco a lei a pancia in su, la mia erezione era ancora evidente e i pantaloncini cominciavano a bagnarsi. In fondo avrei voluto toccarmi dinuovo li con lei, speravo dicesse qualcosa tipo la sera prima. Allora mentre parlavamo, azzardai un po’, e allungai la mano destra sul mio pisello toccandolo un po da sopra i pantaloncini, lei se ne accorse e disse:
    
    Che fai Marco?
    
    Ops scusa zia, l’ho fatto d’istinto.
    
    Capisco che non ce la fai più, ma non qui davanti a me per favore Marco.
    
    Ok zia
    
    Se vuoi vado fuori in cortile e ti lascio fare le tue cose. Dice lei.
    
    No zia, a limite vado io.
    
    Ok, ma mi chiedo cosa aspetti, ti sta per esplodere!
    
    Lo so zia, mi piace trattenere l’eccitazione, me la godo di più.
    
    Allora lei dice ridendo:
    
    Ma così appena arriverai al punto inonderai tutto di sperma!
    
    Hahahha… Si lo so zia! Anzi, sai zia, non resisto più, vado fuori in cortile.
    
    Se vuoi vado io e ti lascio il letto Marco.
    
    No, fa un caldo infernale, almeno sto un po all’aria fresca.
    
    Ok vai Marco, fai tutto ciò che vuoi, io non guardo.
    
    Ok zia. Allora andai in cortile, mi spogliai completamente e mi misi ...
    ... sulla sdraio. Ero deluso che quella sera non potevo farlo in presenza di zia, ma almeno sapevo che lei sapeva cosa stavo facendo e che sarebbe potuta venire in qualsiasi momento. Infatti mentre ero nudo con le gambe leggermente aperte sulla sdraio che mi godevo un po’ d’aria, mi sentii chiamare:
    
    Marco
    
    Era mia zia che mi chiamava dal letto.
    
    Marco sei già all’opera?
    
    Quasi zia, perché?
    
    Dovrei fare pipí Marco, potresti coprirti che passo?
    
    Ho lasciati i miei pantaloncini in cucina zia, sono tutto nudo.
    
    Copriti almeno con le mani Marco.
    
    Ok zia. Allora coprii più che potevo e dissi:
    
    Puoi venire zia.
    
    Allora mi passó di fianco per andare in bagno e disse:
    
    Copriti meglio! Si vede tutto!
    
    E cosa posso farci zia? È il massimo che riesco a fare! Allora fece pipí, uscì dal bagno e disse :
    
    Certo che qui fuori si sta prorio bene, dentro si soffoca.
    
    Per me puoi rimanere zia.
    
    E tu vai dentro?
    
    No zia, fa troppo caldo, rimango qui.
    
    Ma stavi facendo le tue cose Marco!
    
    Lo so, vuoldire che le farò un’altra volta. Vado a prendere i pantaloncini e mi copro zia.
    
    Ma no dai Marco, mi dispiace, per te è una sofferenza. Dai rimani nudo, non fa niente, e se devi farlo fai pure.
    
    Tanto ci metto poco zia. Dai prendi l’altra sdraio, tranquilla non ti tocco, dissi ridendo. Allora lei prese la sdraio e si mise di fronte a me, non c era altro spazio in quel piccolo cortiletto per poterci posizionare in un altro modo. Allora tolsi le mani dal mio pisello ...
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