1. Il cubano


    Data: 19/04/2021, Categorie: Etero Autore: valchiria96, Fonte: EroticiRacconti

    ... una mano sulla testa di Riccardo, lo spingo con forza contro di me e così lui, senza interrompere quel turbinio di leccate mi fa esplodere in un orgasmo che fa contorcere ogni singolo muscolo del mio corpo. Il bacino si alza, le dita dei piedi si stringono, le gambe tremano e quel povero sigaro è pressato in quella morsa dirompente della mia topa incandescente.
    
    «woow, accidenti, sei stato bravo» le mie parole sono sospirate.
    
    Riccardo si rimette seduto asciugandosi la bocca col dorso della mano.
    
    «Non è colpa mia» ribatte lui «Sei tu che hai l'orgasmo facile quando te la lecco!»
    
    Non ha tutti i torti.
    
    «Allora che dici ormai sarà un colabrodo quel coso!» gli dico
    
    «Uhm, tu dici? Io lo lascerei al caldo altri dieci minuti»
    
    «Dai che scemo! Tiralo fuori su!»
    
    Riccardo si allunga verso il tavolo di fronte per prendere l'accendino e mi dice
    
    «Va bene ok, spingilo un po' fuori, non tutto però»
    
    «Non vorrai accenderlo mentre lo ho ancora mezzo dentro!?»
    
    e lui disinvolto risponde «Certo che lo accendo così!»
    
    «Ah Cristo, vedi di non bruciarmi o le prendi!»
    
    Provo a spingere fuori il sigaro, impresa non esattamente semplice così Riccardo mi da una mano, lo sistema a modo e lo accende.
    
    «Oh! Stai attento» esclamo, e lui «Si, stai tranquilla»
    
    Una leggera fumata si alza dalla mia fica. L'odore di tabacco inizia a solleticarmi il naso, la fiamma impiega un po' prima di accendere del tutto l'estremità del cubano. Riccardo allora lo sfila via del tutto ...
    ... portandosi dietro una sottile bava di umori che raccoglie prontamente con lingua.
    
    «Sei proprio un porcello te eh?» sghignazzo io.
    
    «Scusa, quando mangi non fai la scarpetta?»
    
    Riccardo da' qualche bel tiro formando dei gran nuvolotti di fumo denso. Intanto riempio i bicchieri col rum, ne passo uno a lui e gli sfilo il cubano dalle mani. Così, torno a sedermi stravaccandomi per bene con i piedi sul tavolo in vetro, il bicchiere poggiato sulla pancia e il sigaro tra i denti.
    
    Riccardo allora mi lascia sola per un momento e va in bagno. Sono lì beata a sorseggiare il mio rum quando rientra Martina ritrovandomi in quello stato, nuda e fumando i sigari del padre.
    
    «Ma ciao Sara! È già il mio compleanno per caso?» Esclama lei con un ghigno maliziato.
    
    Penso, devo giocarmela bene, inutile sentirsi in imbarazzo ora, la frittata ormai è fatta.
    
    «Sorpresaaa!» Esclamo io «Perdonami, mi sarei messa un fiocco in testa ma non l'ho proprio trovato».
    
    Martina allora si avvicina a me con fare provocante e da dietro mi infila una bacio sulla guancia, mi sfila il sigaro dalla bocca e sussurrandomi in modo sensuale all'orecchio dice «Sei fortunata che sono fidanzata, non reggeresti il ritmo con me». Così lei gira i tacchi e si avvia verso il piano superiore lasciandomi di ghiaccio. Poi in prossimità delle scale si volta verso di me e aggiunge, facendomi l'occhiolino «Ah, scusa, questo finisco di fumarlo io se non ti dispiace» . Io le sorrido e faccio per buttare giù un altro sorso ...