1. Le vacanze estive di Loli


    Data: 17/04/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Incesti Autore: maxtaxi, Fonte: RaccontiMilu

    ... reggiseno. Sentii che il pick-up ha rallentato sbandando mentre cercavano di portarmi dentro al camper e al sicuro. Ho sentito il mio vestito sfilarsi, oltre le mie braccia, e volare via, lasciandomi con indosso nient’altro che le mutandine e le scarpe da ginnastica.
    
    Una volta che mi hanno riportato di nuovo alla parte anteriore del letto, accanto alla cabina, Dick riprese la marcia.
    
    Mi sono appoggiata contro la parete più che un po’ spaventata e scossa, il mio corpo tremava dalla paura. Continuavo ad immaginarmi di cadere.
    
    “Che diavolo era quello?” Enrico urlò a me per essere ascoltato da tutti.
    
    Gli spiegai, mentre ero costretta a urlare solo per essere sentita. “Ho visto un cervo, stavo cercando di farvelo vedere per voi ragazzi, poi il vento ha spazzato via il mio cappello.- Ho guardato con ansia il retro del camper.- Mi è piaciuto quel cappello…”
    
    I due ragazzi scossero la testa mentre si guardavano e ci siamo sistemati indietro, guardando il paesaggio. Mi sono vergognata di essere una stupida, sciocca ragazza.
    
    Ho infilato la testa attraverso il finestrino aperto e ho chiesto a Dick se potesse fermarsi in modo da poter prendere i miei vestiti.
    
    Lui mi guardò dall’angolo dell’occhio, ovviamente strappato tra la voglia di guardare la strada e di voler parlare con me mentre i suoi occhi si sono soffermati a guardare il mio petto, piuttosto che il mio volto. “Ti sembra che ci si può fermare?” Chiese. Ho guardato di nuovo la strada, una stretta strada di ...
    ... montagna a due corsie.
    
    +Mi ha colto completamente impreparato. L’ho vista gettarsi fuori dal finestrino del camper e sporgere per oltre mezzo busto. Poi fortunatamente l’hanno tirata dentro, ma quello che ho visto mi ha lasciato a bocca aperta. L’abito doveva essersi impigliato al gancio perché come l’hanno tirata dentro è rimasta mezza nuda. Poi quando si è affacciata mi è mancata la saliva. Due stupende tette dondolavano libere ad un palmo dalla faccia. Ho cercato di ingoiare, ma non potevo. Avevo bisogno di bere e di aggiustare il cazzo che spingeva eretto nelle mutande.
    
    Noi guidammo ancora qualche chilometro e ora, senza nemmeno la copertura del mio vestito, l’aria fresca di montagna si sentiva più che un po’ bizzarra. Mi accorgo che i capezzoli si induriscono e notò che anche Michele ed Enrico l’avevano notato.
    
    “Va bene.- Dissi a loro.- Lo fanno quando ho freddo.” Hanno annuito, senza smettere di guardare, con quello sguardo ‘stupido’ cui la gente ogni tanto mi guardava. Mi sono seduta aspettando che troviamo un posto da fermare per mettermi dei vestiti, ancora leggermente agitata e mi limito a restare seduta.
    
    Michele ed Enrico, essendo gentiluomini mi si avvicinavano avvolgendo le braccia intorno a me cercando di aiutarmi a stare calda. Le braccia, sul petto, intorno al mio stomaco, mi hanno aiutata a farmi sentire meglio. Alla fine mi sono trovata per fissare il grembo di Michele e le sue mani che coprono i miei seni, strofinandoli, in particolare i capezzoli, ...
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