Nina ritrova Esther
Data: 14/04/2021,
Categorie:
Lesbo
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... canottiera e mentre parla con voce sempre più eccitata l’amica le tocca il seno e lei immagina che sia la mano della bella moretta che sta parlando con lei al telefono.
Nonostante voglia sentirsi libera dagli indumenti intimi, indossa delle mutandine da bambina molto leggere e trasparenti. Mentre parla sempre più eccitata al telefono Esther inizia a giocherellare con l’elastico degli slip, con la punta dell’indice destro accarezza ogni bordo, nel frattempo le fa allargare le lunghe gambe bianche. L’indice della mano continua a vagare sul pube di Nina ed infine entra nelle mutandine e fa dei movimenti leggeri.
Nina a quei tocchi parla al telefono con voce tremante e, per non rischiare di far cadere a terra l’apparecchio, attiva il viva voce così anche Esther può sentire “Anche io ho una grande, cazzo, fottuta voglia di scoparti, di passare le mie tette sulle tue. Adesso voglio che ti infili tre dita dentro e che pensi a quando, stamane, te le ho infilate io”
Nina volta lo sguardo su Esther e la vede sfiorarsi le tette ma solo per slacciare il reggiseno che leva ed a lei Nina vengono in mente le parole di un suo amico, con cui scopava qualche anno prima, che diceva sempre “Se dai uno schiaffo ad un capezzolo, dopo 10 secondi diventa duro” e così presa da questa idea ha voluto provare per vedere il risultato. Lo ha fatto su Esther mentre l’amica al telefono si sditalinava furiosamente ansimando e lanciando grida che si sentivano chiaramente.
Ha così iniziato a ...
... tirare i capezzoli dell’amica di scuola per sentirli duri sotto le sue dita. Poi Nina si è stesa sul divanetto mentre tutta la stanza le girava intorno per effetto del vino bevuto, ed alla amica in linea le ha detto “Voglio sentirti ansimare di più!”
Esther ha capito che quella frase era rivolta a lei ed ha emanato uno strano respiro affannoso proprio come quando sale l’eccitazione oppure come quando qualcuno sussurra le fantasie erotiche più perverse in un orecchio. Non era per niente imbarazzata dalla domanda cosi diretta lascio scappare una risata che in qualche modo confermava la richiesta. Cosi senza aspettare Esther ha cominciato a sussurrare le cose più eccitanti che poteva pensare e che le si facessero. Il respiro di Nina si è fatto affannoso, le scappava qualche gemito ed eccitata voleva sentire con le sue orecchie cosa le stesse facendo Esther. Le parole della compagna di scuola le avrebbe così sentite anche l’amica al di là via telefono.
Esther con una voce piena di malizia le ha detto “Niente! Non ti sto facendo niente, ma vorrei entrare in te sia davanti nella figa che dietro nel culo. Ti sto guardando il grilletto che mi piace tanto e che tra poco ti leccherò facendoti godere. Ora ti passo la lingua sul culetto così ti faccio muovere quella rosellina e poi ti metto un dito, anche due, dentro così ti potrò chiavare almeno con le dita! Sarebbe bello vederti fistata ed un giorno lo farò ma prima lo voglio conoscere la tua troietta che è al telefono così lo potremo ...