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La collega
Data: 01/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Maddalena69, Fonte: Annunci69
... slanciata, con delle curve sinuose come si dice...proprio una bella mora. Lunghi capelli castani, occhi profondi, belle labbra carnose. Bellezza mediterranea, molto riservata e vagamente timida. Proprio il mio tipo. La mia fantasia cominciò a lavorare su di lei. Provavo una forte attrazione ma.... e purtroppo c'era un ma: un fidanzato onnipresente. La veniva a prendere al lavoro tutti i pomeriggi e sembravano molto legati. E dunque nutrivo esili speranze. Esilissime. Senonché la mia piccola esperienza del mondo femminile mi aveva insegnato che c'è sempre un modo per penetrare nel cuore di una donna...basta saper aspettare e non avere fretta. "Where there is a will, there is a way" Simpatico detto, anglosassone per l'appunto, menzionato talvolta dalla mia bionda teacher. E gli inglesi sui proverbi...lasciateli fare! Ed io fretta non ne avevo. Lei mi si parava davanti sorridente la mattina, sempre deliziosa, e mi aspettava per prendere il caffè. E non è già una dimostrazione di propensione questa? Predilezione, simpatia, favore, chiamatelo come vi pare. Era evidente che le piacevo. A dimostrazione sta il fatto che si tratteneva sempre per fare due chiacchiere dopo il caffè, per quel lasso di tempo che la consuetudine aziendale permette. Un giorno mi ero spinto a farle omaggio dell'ultimo libro di un autore che piaceva ad entrambi ed aveva deliziosamente trasalito dalla sorpresa. Di slancio si era sporta verso di me porgendomi le sue guance per il bacio di ...
... ringraziamento ed avevo colto il rapido strusciare del suo seno sul mio petto, in modo incidentale certo, mentre la sua fragranza di donna aveva colpito il mio olfatto. Immediatamente nella mia testa si era prodotta una vorticosa visione di me e lei abbracciati, nudi e frementi. Maledetta fantasia che non dorme mai! Però diciamo.... tutte piccole esternazioni di simpatia ma una occasione propriamente detta per poterla avvicinare sul serio stentava a presentarsi. Finché un giorno mi si offre una bella possibilità. Una mattina di inizio primavera, a metà mattinata vi fu un black out di corrente. Dopo circa mezz'ora spesa a guardarsi intorno e a far finta di riordinare le pratiche, arrivò la comunicazione dalla direzione che ci dispensava dal continuare a stare in ufficio visto che senza l'uso del pc eravamo di fatto non produttivi. Liberi quindi di tornare a casa. Chi ci voleva tornare. Io no. Io volevo stare un poco con lei. Già eravamo usciti una volta in profumeria a comprare un regalo per una sua amica. Un piccolo precedente dunque era stato creato. Le proposi di farmi compagnia ed andare nel centro commerciale vicino perchè intendevo cercare un televisore nuovo. Dopo vi fu un aperitivo a mezzogiorno. Dopodiché mi avventurai in un invito a pranzo a casa mia. Mi ero quasi pentito di averla detta troppo grossa. Ed invece mi fissò un attimo interdetta e poi aggiunse con un mezzo sorriso "perchè no?" "Perchè no...perchè no...perchè no" come diceva il mitico Lucio. Speriamo che ...