1. La collega


    Data: 01/04/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Maddalena69, Fonte: Annunci69

    "Che dice dott. Liberti?"
    
    Il consulente mi sta fissando con aria interrogativa mentre un raggio di sole taglia in due il piano di cristallo con un riverbero abbagliante.
    
    Mi tiro su dalla poltrona e dico con aria autorevole "Mi pare che il powerpoint illustri in modo efficace quanto già esposto nella riunione di lunedì. Possiamo portarlo in Consiglio senza modifiche".
    
    Il consulente sorride rilassato. Il lavoro é piaciuto. In modo empatico ne sono contento anche io. Mi piace dare soddisfazione a chi lavora con impegno.
    
    Mentre faccio queste considerazioni mi sento leggermente scisso in due. Parte della mia attenzione è assorbita dallo schermo con la torta e le sue sezioni colorate ma l'occhio vaga inquieto lungo il polpaccio della mia collega di fronte, Manuela.
    
    E' seduta di fronte con le gambe accavallate e la gonna stretta del tailleur grigio che tende a salire subdolamente, scoprendo delle gambe ben tornite. Scarpe nere con tacco alto e camicetta bianca con un fiocco ampio che nasconde un seno da venere di Canova completano una mise aziendale inappuntabile.
    
    "Chissà che intimo indossa oggi" non posso esimermi dal pensare. Mi rimprovero per questo pensiero davvero poco professionale. Non dovrei farlo su una collega affabile ed affidabile. Ed infine anche una mamma. Eh però....sono proprie quelle che mi fanno impazzire.
    
    Con la mente torno a quel pomeriggio d'aprile di dieci anni prima. Lei non era sposata ma solo fidanzata. Ed io mi ero lasciato da poco ...
    ... con la mia fidanzata storica Katia. Anzi lasciato non è la parola giusta. Mollato direi. Mollato repentinamente. Eh sì, perché grazie ad una soffiata malevola, aveva saputo che mi frequentavo con un'inglesina tutto pepe, e pure qualcosina di più, durante i sei mesi di missione presso la filiale nel nord Italia. Sconvolta mi aveva mollato senza un doveroso piccolo margine di ripensamento.
    
    Ci ero rimasto malissimo. Perché un conto è invitare a cena con annesso dopocena una bella signorina che tra l'altro ti insegna con dedizione inglese due pomeriggi a settimana in una scuola di lingue e che progressivamente ti onora della sua simpatia spingendosi ad invitarti a dormire da lei. Un conto è doverne pagare le drammatiche conseguenze con la tua lei in lacrime che rompe il fidanzamento ufficiale e ti tira addosso l'anello. Molto penoso davvero. Io poi proprio non sopporto le lacrime femminili. In fondo era una frequentazione in omaggio allo studio della lingua. Per integrarmi meglio nelle abitudini anglosassoni. Niente di che, dai. Ma oramai la frittata era fatta ed il danno irreparabile.
    
    Peccato perché a lei ero affezionato davvero anche se su un paio di aspetti caratteriali nutrivo qualche riserva. Ma, per farla breve, da quando ero rientrato a Roma non mi ero ancora ripreso. Sì...ero uscito con qualche conoscenza femminile, tizie che mi avevano presentato amici e amici di amici. Ma una vera scintilla di interesse ...niente. Finché non arrivò lei in ufficio: Manuela.
    
    Alta, ...
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