1. Le due sorelle… storia di sesso e amicizia


    Data: 01/04/2021, Categorie: Etero Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... forzare…”.
    
    Lara stava lentamente perdendo il controllo di se… In altre situazioni, non si sarebbe sognata di rispondergli da vera prostituta, ma in quel frangente recepì le parole di Pietro come un’istigazione alla volgarità… Lo guardò duro negli occhi, e poi:
    
    - “Io i piccoli calibri nemmeno li sento, si e no mi fanno il solletico, ma questo palo devo confessarti che, per la prima volta, mi ha fatto male…”.
    
    L’uomo si sentì inorgoglito, e cominciò a darci dentro all’impazzata… Oltretutto, in quella posizione entrava fino in fondo martellandole l’utero come un martello pneumatico.
    
    Lara era una forza della natura, e ad ogni colpo gli “sputava” un oltraggio, che peraltro era ben gradito da Pietro che lo prendeva come una incitazione… Gli diceva:
    
    - “Dai, pivellino, strappami il grilletto, no ce la faccio più, sono in calore…”.
    
    Oppure:
    
    - “Non ti preoccupare, ti spingi, sei il mio toro da monta, e io la tua vacca da ingravidare…”.
    
    Pietro, nonostante tutto, rimase meravigliato di quel cambiamento di Lara: era vero che di tempo ne era passato, ma l’amica non aveva mai dato segnali di essere così troia…
    
    Preso da questi pensieri mentre la stava pompando a dovere, udì la voce squillante di Lara che gli disse:
    
    - “Sono stanca di subirti… Ora si fa a modo mio… Sdraiati a terra e vedrai!”.
    
    Ancora una volta, lui obbedì… Era certo che da quel diavolo di ninfomane poteva aspettarsi il più alto livello di piacere…
    
    Ancora in tiro, quel cazzo svettava ...
    ... superbamente verso il cielo… Sembrava una trave di cemento armato, indistruttibile, aduso alle varie “intemperie”.
    
    Visto che era tutto disposto come voleva, Lara cominciò – con le mani sui fianchi – ad aprire le gambe “a spaccata”, e nello stesso momento scendeva sul cazzo di Pietro ad impalarcisi sopra, quasi a farsi spaccare in due.
    
    Poi iniziò, sempre rimanendo in quella posizione, a ruotare a destra e a sinistra, provocando in lui brividi di estasi.
    
    Il ragazzo, inerte, dovette constatare a che livello di troiaggine era giunta: i suoi 25 centimetri la stavano dilaniando, ma lei si muoveva in modo tale da “allargare” ancor di più il suo buco anteriore… A un certo punto, la chiamò:
    
    - “Lara, sei un demonio, mai nessuna mi ha sfinito come te… Sei una vera macchina da sesso!”.
    
    E lei, di rimando:
    
    - “Questo è niente, mio caro… Vedrai, ho in serbo per te una cosa che non darò mai più a nessun altro…”.
    
    Se lo sfilò dalla vagina, si voltò di spalle, sputò per bene sulla cappella, e dopo essersi dilatata le chiappe, schiacciò il suo buchino sul pene… Si fermò un attimo, si voltò verso di lui e gli disse:
    
    - “Fammi il culo, quello è vergine! Era questa la promessa! Ma fai piano…”.
    
    Poi, cercò di andare sempre più giù… Una prima smorfia di dolore – assai rara per una come lei – indicò che quell’orifizio era davvero illibato, stretto e minuscolo…
    
    Le faceva troppo male, quindi si sollevò un momento e domandò a Pietro un aiutino:
    
    - “Preparami come sai fare tu…”.
    
    E ...