Le due sorelle… storia di sesso e amicizia
Data: 01/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: pollicino, Fonte: Annunci69
... fare di lei quasi una schiava sessuale, che soddisfacesse ogni sua voglia: non c'era posizione che lei non avesse dovuto sperimentare, con maggiore o minore successo, o "specialità" che Pietro non avesse preteso da lei...
La voleva a suo servizio – lei e il suo corpo formoso – ogni giorno e ad ogni ora che lui ne aveva voglia, per farla sua a letto o sul divano, in cucina o nel bagno.
Quello, però, era solo un suo desiderio, purtroppo irrealizzabile, perché era consapevole che penetrandola con i suoi “attributi” gli avrebbe spaccato la fica e il culo…
2. Soccorso “orale”.
Erica era delusa da se stessa, e preoccupata che la sua incapacità a riceverlo dentro potesse allontanare Pietro da lei, così si decise a succhiargli il cazzo.
Il tentativo di ospitarlo con passione nella sua bocca, quasi la annientava, e la faceva stare molto male.
Ma Erica era decisa: voleva giocarsi bene le sue carte…
Così, un giorno che Pietro l’aveva “convocata” a casa sua – e lei era corsa, sulle ali della felicità – ed erano abbracciati lascivamente e nudi sul letto, lei lo baciò e contemporaneamente cominciò a lavorare di mano il membro del maschio, che in men che non si dica crebbe a dismisura…
Allora Erica lasciò le sue labbra ed iniziò a stuzzicarlo di lingua con movimenti lenti e lussuriosi, per poi serrare quel palo di carne tra le sue labbra carnose.
Continuò in quel modo finché Pietro le disse:
- “Voglio venirti in bocca…”.
E lei, guardandolo sorridendo gli ...
... rispose:
- “Per me è tutto ok…”.
E lui:
- “Ovvio. Ricordati che sei la mia puttanella, ogni mio desiderio deve essere per te un ordine…”.
Erica gli sorrise, quel “gioco” piaceva infinitamente ad entrambi: si mise a quattro zampe, e gattonò fino ad abbrancare il cazzo con le sue tettone – una quarta –, le insalivò per bene, e iniziò a massaggiarlo tra quelle morbide e infinite meraviglie, praticandogli una bellissima spagnola.
Pietro si stava eccitando sempre di più, e gli cresceva dentro – nel cervello e nel ventre – una voglia assurda di sborrare nella bocca della sua schiavetta.
Con un semplice sguardo, le fece capire di non smettere, anzi di aumentare la velocità di quei movimenti delle sue mammelle…
La ragazza obbedì, ed ansimava e gemeva con Pietro che le stava succhiando i capezzoli… Si stava eccitando da matti anche lei a strofinare le sue possenti zinne contro il cazzo…
Alla fine, l’uomo sprigionò tutta la sua potenza virile e i numerosi fiotti di sperma conquistarono la sua bocca; dopo di che, Erica tornò ad accoccolarsi accanto a lui, e con i suoi occhioni grandi ma vagamente malinconici gli disse:
- “E’ tutto così magico…”.
Erano entrambi stanchi ma soddisfatti, anche se entrambi erano consapevoli del fatto che quel bocchino era funzionale alla spagnola – magnifica – ma non era il massimo… Insomma, Erica non poteva dirsi la “reginetta del sesso orale”.
Ne parlarono insieme, schiettamente, perché – come disse una volta una donna – ogni ...