L’Harem dell Sceicco
Data: 01/04/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Trans
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... molti dettagli potevano variare nei finimenti indossati dalle puledre.
Le gambe della bionda erano nude ed ovviamente abbronzate, tozze, corte e muscolose, ma la donna era tutt’altro che bassa, era comunque alta almeno un metro e settanta. La bionda non aveva un gran seno, le dimensioni erano paragonabili alle mie, ma il mio era più bello. Come tutte le cavalle, che poi ho visto in seguito, anche questa aveva spalle larghe e muscoli sviluppati. La bionda non doveva essere molto bella, ma non riuscii a vedere il viso perché indossava una mascherina fatta di striscioline di pelle, che serviva a proteggere gli occhi dal sudore e dai raggi solari. La bionda sudava ed era affannata, ma resisteva bene. Teneva la testa alta e non guardava le persone. Mi avevano spiegato che un essere umano in buona salute ed allenato può portare a spasso un terzo del suo peso corporeo per tutto il giorno senza problemi, in questo caso la pigmea doveva pesare un po’ più del terzo della bionda, ma sicuramente meno della metà. Evidentemente la cavalla era ben addestrata ed in ottima salute e poi non correva da tutto il giorno. La pigmea, dopo averci guardato con curiosità ed aver cianciato con le due nubiane, fece fare dietro front alla sua puledra e ci guidò verso gli edifici. Dietro quello più grande c’era un vasto recinto, dentro il quale una decina di donne cavallo si stavano allenando. Sbirciai Marianne, era interdetta e spaventata, lo ero pure io. Pensavo che né io né lei eravamo adatte a ...
... quello sport, ma forse con un buon allenamento sarebbero riusciti a far diventare pure noi delle vere bestie da soma. C’erano donne bianche e nere, bionde e brune, occidentali ed africane, ma avevano tutte dei tratti comuni, erano abbastanza alte, alcune anche un metro e ottanta; forti e muscolose, molte veramente possenti, tutte relativamente giovani, tutte sotto i trenta anni. Alcune erano montate, altre facevano esercizi da sole, tutte sotto il comando di una virago bionda, che conobbi successivamente con il nome di Miss Ethel, di nazionalità tedesca. Alcune pigmee erano abbarbicate sul recinto e sghignazzavano prendendo in giro le loro cavalle o le loro colleghe. L’edificio grande al pianterreno serviva da stalla per le puledre, che dormivano tutte insieme in un grande stanzone, una stanza più piccola era destinata alle serve, c’era poi una sala e la cucina. Sopra c’erano delle camerette, una per pigmea. La virago mi apparve inflessibile, ma non ebbi modo di poter vedere molto perché fummo dirottate verso un villino che stava di fronte all’edificio più grande.
Il villino era lindo e spartano, c’era un soggiorno e poi tre camere una per la padrona, una per la serva, una per gli ospiti ed un’ampia ed attrezzata cantina. Ci accolse Nicolette, la serva ci fece accomodare in soggiorno lasciandoci lì in piedi mentre andava a chiamare la sua padrona: Madame Jasmine, la signora del frustino. Prima di andare però licenziò le due guardie che ci avevano accompagnato fin lì. Pur ...