L’Harem dell Sceicco
Data: 01/04/2021,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Trans
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... nuovo tra le palme, c’era una costruzione bassa, lunga e stretta su cui si aprivano innumerevoli porte, ne contai una decina e come scoprii dopo ve ne erano altrettante sul retro. Si trattava di una costruzione in parte in muratura ed in parte fatta di canne ed arbusti, erano le abitazioni delle contadine, non vidi nessun uomo al lavoro, in effetti nell’oasi di uomini non ve ne erano. Tranne quando, come scoprii dopo, quando c’era lo sceicco ed eventuali suoi ospiti. Accanto alla costruzione c’erano anche dei recinti con dentro degli animali, non vedevo bene, il sole mi accecava, ma si trattava di pecore, capre, galline e qualche altro animale da cortile. Chi sa cosa coltivano pensai. Costeggiammo i campi e ritornammo tra la vegetazione che ora era davvero rigogliosa. Attraversammo un ponticello in legno, sotto scorreva acqua e di fronte a noi, gradevole sorpresa, c’era uno stagno di dimensioni rispettabili, era lungo un centinaio di metri e nel punto più largo misurava circa cinquanta metri. C’erano canneti e spiaggette lungo tutto il perimetro. L’acqua era abbastanza limpida. Noi arrivammo a circa metà della sua lunghezza e di fronte a noi c’erano due sentieri uno che andava a destra ed uno che andava a sinistra. Prendemmo quello di destra camminando lungo la riva dello stagno, lì dove questo terminava c’erano tre diverse costruzioni ben distanziate l’una dall’altra. Una molto grande a due piani e due più piccole ad un piano. Qui rimasi davvero senza parole, perché vidi ...
... qualcosa che mai avrei immaginato di vedere. Una donna molto piccola, forse non arrivava ad un metro, a cavallo di una donna bianca tracagnotta e forte. Pensai ad un miraggio e mi augurai che lo fosse, confortata dal fatto, che quella cavalla al segnale del suo cavaliere corse sparendo tra la vegetazione. Fino a quel momento non avevo parlato e non mi ero voltata verso Marianne, ma non potei in quella circostanza fare a meno di consultarla e mi voltai verso di lei facendole segno con gli occhi, le due nubiane berciarono nella loro incomprensibile lingua e colpirono contemporaneamente me e Marianne, io fui colpita sulla schiena e Marianne sulle nude natiche. Marianne scoppiò a piangere, ma un’altra frustata accompagnata da un latrato la convinse a smettere. Ci stavamo avvicinando agli edifici e cavalla e cavaliere ricomparvero, anzi ci vennero incontro, potei quindi vederli bene e da vicino mentre trottavano verso di noi. La piccoletta che stava sopra era una pigmea, e nelle sue dimensioni ridotte vestiva come le nubiane. La cavalla era una donna bianca e bionda, seminuda, ma non proprio nuda. Intanto aveva le braccia ricoperte da due lunghi guanti di pelle nera che arrivavano fin sopra il gomito, su ogni guanto c’erano diversi ganci che permettevano facilmente di legare un braccio all’altro semplicemente agganciandoli. Infatti la puledra aveva le braccia legate dietro la schiena, ogni polso era agganciato all’altro braccio all’altezza del gomito ed entrambe le braccia erano ...