Vive la france - Racconti Erotici

Vive la france

... dalla strada, godeva ogni affondo, ogni colpo e di ogni centimetro di quell'enorme uccello nero che la stava scopando selvaggiamente.

La prese in ogni modo, da dietro, tenendo quel suo meraviglioso culo tra le mani, davanti, tenendola di peso sollevata e ferma, si fece cavalcare con la figa di Elisa che si allargava ogni volta che il cazzo usciva e rientrava, in piedi appoggiata al muro, con colpi talmente forti che pensavo cadesse la parete.

Elisa era sconvolta, il nero la scopo' per un ora e quando lui venne Elisa restò ferma a riprendere fiato, appagata, stanca, con la figa in fiamme e le gambe tremanti.

Appena il nero uscì entrarono due ragazzi francesi, pensavo fossero i proprietari del locale che volessero controllare se andava tutto bene, era più di un ora che si sentiva urlare dalla stanza e appena entrarono trovarono due maschi a sedere e una femmina meravigliosa sdraiata.

I due francesi però non erano proprietari del locale, ma semplicemente due clienti che avevano sentito le urla di piacere e erano entrati.

Cominciarono a leccarla, il corpo di Elisa si scosse, dopo essere stata sbattuta dal quel cazzo enorme essere succhiata era il massimo del piacere che poteva concedersi.

Le allargarono le gambe, le sollevarono il culo con le mani e esplorarono ogni centimetro del suo corpo con la lingua.

Con le dita le aprirono le grandi labbra per succhiarle meglio il clitoride, le leccarono il culo, passavano senza sosta dall'interno coscia alle piccole ...

... labbra, la penetrarono con la lingua, con la bocca, col naso.

Elisa si piegava estasiata, sotto il suo meraviglioso culo c'era un lago misto di umori e saliva, il suo piacere era sempre meno trattenuto, meno composto.

Stringeva i pugni per poi aprirli e guidare le teste tra le sue gambe, si abbandonava indietro per poi puntarsi sui gomiti e guardare chi e come le stava dando piacere.

Moriva dalla voglia di venire e sperava di resistere più a lungo possibile e godere ancora e ancora e ancora.

Elisa contrasse gli addominali e tiro' su la testa, allungò le mani e blocco la bocca e la lingua sul suo clitoride e poi cominciò a oscillare col bacino, ora era lei che decideva come la sua figa doveva incontrare la lingua, aveva deciso che voleva godere, esplodere, che non poteva più aspettare.

Vidi le gambe di Elisa tremare, le sue dita era bianche dalla violenza con cui premeva sulla testa tra le sue gambe, vidi i suoi occhi gettarsi indietro e venne.

Mi accorsi del suo orgasmo con tutti i sensi, la vidi venire, vidi il suo corpo tremare e i suoi occhi accendersi.

La sentii venire, sentii il suo grido soffocato, il suo ansimare profondo e intenso.

Chiusi gli occhi e sentii il suo profumo nell'aria, il suo odore, il suo piacere attaccato alle pareti e ai miei vestiti

Sentii il suo sapore sulla lingua e la sua meravigliosa pelle sotto la mia mano.

Quando riaprii gli occhi era ancora li, sdraiata, bellissima.

Mi alzai e andai via, avrei voluto leccarla di ...