Confessioni di una madre
Data: 28/03/2021,
Categorie:
Incesti
Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu
... Per ultimo lasciai la cosa più importante. Venire nel corpo di una donna. Mi aveva già fatto godere un sacco di volte, nelle nostre ‘lezioni di ripasso’ e quella sera decisi che era il giorno perfetto. Essendo sabato, il giorno successivo non aveva scuola. ‘ Allora tesoro, ti senti pronto? Era nervoso ed euforico per quello che avremmo fatto. Non riusciva a stare fermo per più di due minuti. Avevo già allattato Manuela ed ora dormiva beata e pacifica nel suo lettino. Subito dopo ero andata in bagno e mi ero cambiata. Non volevo che Luca mi vedesse col solito grembiulone e col reggiseno da allattamento. Pescai dal cassetto l’intimo più sexy che avevo e lo indossai. Le mutandine mi stavano alla perfezione, ma il reggiseno era stretto. Il pizzo non riusciva a contenere il mio seno grosso a causa della montata lattea. La bambina aveva già sei mesi ma la allattavo ancora tre volte al giorno. Senza parlare di quello che si prendeva Luca. Pazienza se i seni debordavano’ non credo che al mio Luca sarebbe interessato troppo. Indossai la vestaglia e tornai in camera. Luca era già lì sul letto che mi aspettava. Mi avvicinai al letto, mi tolsi la vestaglia e la appoggiai sulla poltroncina che usavo spesso quando allattavo Manuela. Luca emise un sospiro soddisfatto. ‘ Mamma’ come sei bella! Non ti ho mai visto così bella prima’ ‘ Grazie tesoro ‘ gli risposi sorridendo. Mi sedetti sul letto, mi abbassai le spalline del reggiseno e lui prese in bocca uno dei capezzoli. Vedevo chiaramente ...
... che era già eccitato. Gli slip erano vistosamente tirati verso il fuori, segno dell’erezione del suo pene. Gli lasciai godere il mio seno, svuotandomelo come al solito. Quando ebbe terminato, mi slacciai il reggiseno e me lo tolsi. Le mammelle era vuote, quindi pendevano verso il basso. Mi sdraiai e iniziammo a baciarci. La bocca di Luca aveva il sapore del mio latte. Intanto le sue mani andarono in esplorazione. Si insinuarono nelle mie mutandine e mi stuzzicavano il clitoride. Lentamente poi me le abbassò ed io gli tolsi i suoi slip e la maglietta che ancora indossava. Oggi era il nostro giorno. Il giorno in cui lo avrei fatto godere dentro di me. Continuammo a baciarci per un bel po’, con lui che strusciava i fianchi sulle mie cosce. Quando ritenni che fosse eccitato al punto giusto, gli dissi di spostarsi tra le mie gambe. Il suo pene era bello duro e lungo. Lo aiutai ad entrare. Sapeva già cosa fare, glielo avevo spiegato. Lui si mosse dentro di me, a volte rapido, a volte lento. Stavo godendo anche io, però. Dopo una ventina di minuti che si muoveva dentro di me, sentii i suoi schizzi infrangersi sulle pareti della fica. Ah’ quanto mi era mancata quella sensazione! Quella magnifica, dolce, umida sensazione’ Quanto mi era mancato il seme di un maschio dentro di me! Luca si abbandonò esausto sopra di me, con il volto appoggiato sul mio seno. L’esperienza lo aveva sfinito e si addormentò poco dopo, ancora sopra di me. Non avevo il coraggio di spostarlo. Mi piaceva sentire il ...