Sogno di una notte di mezza estate II - Maggio
Data: 25/03/2021,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Giulia LiberaMente, Fonte: EroticiRacconti
... morbida e rilassante. Sì, ho bisogno di rilassarmi.
Ecco, se c'è un particolare che proprio non ricordo è il tragitto verso la porta di casa.
Ciò che riappare, invece, è il sorriso di una donna con qualche anno in più di me.
Lucia, si chiama, ed è molto cordiale.
Non la smetteva più di ringraziarmi, di offrirmi da bere, di mettermi a mio agio.
Ricordo bene la sua vestaglia, una di seta, di un rosso intenso e scuro come il suo rossetto marcato.
Ho declinato, tutto, se non l'invito ad accomodarmi in giardino che gli invitati sarebbero arrivati di lì a poco.
Sorrisi, risatine, battute leggere.
Gente normale ad una festa normale.
Niente di perverso, niente di oscuro, niente di osceno.
Mi sono rilassata, ho iniziato a sorridere anch'io, a bere qualcosa, a parlare con gli altri.
Solo che, mentre lo facevo, senza che nessuno mi avesse detto nulla, ho iniziato a spogliarmi.
Chissà perché, nel fluire pacato e tiepido di quel pomeriggio di maggio, improvvisamente i miei abiti mi sono sembrati un impiccio inutile, la costrizione forzosa di una società bigotta e oscurantista.
Un'esagerazione? Chissà, mi chiedo ora, ma in quel momento non lo era affatto.
Dapprima le scarpe, perché la sensazione del manto verde sotto ai miei piedi era magnifica; poi la t-shirt e il reggiseno, perché la sensazione della brezza primaverile sulla pelle era magia; infine... no, non ho tolto subito i jeans.
"Salvo"
Ho chiamato lui, l'uomo che aveva dato ...
... inizio a tutto e gli ho sussurrato all'orecchio.
"Sfilameli tu"
È stato delicato e attento, lento nelle sue mosse. Si stava godendo quei gesti che, l'ho notato subito, hanno catalizzato l'attenzione di tutti i presenti.
Ad uno ad uno si sono fermati e spogliati a loro volta.
Sei uomini e donne nudi attorno a noi, attorno alle sue dita curiose e al mio bacino scoperto ai loro occhi.
Gli ho preso la mano, l'ho accarezzata, l'ho baciata sul palmo, poi me la sono portata al seno.
Gli ho sorriso.
"È magnifico. Non mi è mai successo di... essere guardata così, di essere così... ammirata."
Ha iniziato a palparmi delicatamente.
"Mi piace questa sensazione."
Ho sorriso a tutti.
"Mettetevi comodi."
Anche Salvo era nudo, come gli altri.
Ho ripensato ad altri momenti, quel pomeriggio, ad altri giochi simili a quello, eppure tanto diversi.
Ero già stata... al centro dell'attenzione, eppure mai, mai nella mia vita avevo provato ciò che stavo provado sfiorando con l'indice il membro ancora morbido dell'uomo di fronte a me, mentre altri occhi mi contemplavano.
Mi adoravano.
Sì, per un pomeriggio sono stata una dea greca e il mio cuore non lo dimenticherà mai.
Ciò che è accaduto dopo è stato come un sogno di mezza estate, un'esperienza onirica e irreale; è stato l'inizio di qualcosa di nuovo, l'apparizione di una nuova sfaccettatura per una Giulia già complessa e multiforme.
Il cazzo cresce sotto le mie dita.
La lingua ruota nella mia ...