1. Destini…2. L’arrivo.


    Data: 24/03/2021, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... sorrise.-Che succede se…-, chiese all’improvviso lei.-Se?-, chiese lui senza smettere di accarezzarla. Le girò attorno accarezzandole la schiena, il membro che strofinava tra le natiche nere della giovane.-Se… non funziona…-, disse lei, -Insomma… Io… noi…-, lui la fece voltare. La abbracciò.-Insegnami e io insegnerò a te.-, sussurrò suadente al suo orecchio. Dalyana lo baciò lungo il collo.-Oh…-, Murda emise un gemito quando la mano della giovane si chiuse sul suo membro.-Ti piace?-, chiese lei. Lui annuì. Le pinzò i capezzoli con le dita. Forse troppo. Si moderò.Gemiti, dell’una e dell’altra. Dalyana sorrise. Sentì le dita di lui trovare un punto sensibilissimo tra le sue cosce. Si sentì ardere di piacere. -Ti voglio.-, sussurrò.-Anche io… Aspetta.-, disse lui. Lei si stese a terra. Il pavimento era freddo. Non importava.Lui la osservò. A gambe aperte, lei lo attendeva. Appoggiò il membro sulla vulva. Fuoco.Come una scossa passò tra loro.-Dentro…-, mormorò Dalyana, trasognata e in attesa. Murda annuì.Fece forza contro il sesso di lei. Entrò prepotentemente. Dalyana soffocò un gemito di dolore.-Scusa… scusa…-, sussurrò lui. Si ritrasse. Uscì.-Entra lentamente… come se dovessi ispezionare una grotta…-, lo consigliò lei.Rientrò piano. Dalyana gemette, stavolta di piacere. Lo sentì fino in fondo e poi di nuovo uscire.Vuoto e pieno, presenza e assenza si fusero. Cercò e trovò la ...
    ... sua bocca. Le lingue si cercarono.-Così…-, gemette lei. Anche Murda gemeva. Ansimava. Entrambi sapevano che presto sarebbe finita. Lui si sentiva come quando si ha un ultimo colpo di Pistola d’Oro da sparare.Solo che quello é il colpo, e non esiste che lui manchi il bersaglio.Un’ultima spinta, un ultimo affondo e…La vacuità sostituì la pienezza mentre si riversava nella nera sotto di lui e lei gemeva il suo piacere all’unisono con lui. Fu come un vento. Un ondata di bianco godimento, tanto intensa da cancellare tutto salvo il cuore che batteva impazzito e il respiro che si annullava e quel corpo, rinato per volontà di una divinità aliena ma suo per scelta che si rilassava contro il suo, che mai gli era sembrato così maledettamente suo.Rimasero abbracciati per minuti interi, mentre il cuore riprendeva il battito regolare e il respiro tronava quieto.-Cavolo… Intenso più del vuoto.-, sussurrò Dalyana.-Più rovente del sole.-, mormorò lui accarezzandola, -Hara e Bela staranno preparandosi a dircene quattro.-, disse. Dalyana si alzò piano, cercando i suoi vestiti. Lui la imitò.-Affronteremo questa cosa insieme, te lo prometto.-, disse la Cacciatrice. Lui la abbracciò.Gli Spettri, rientrati, non fecero commenti. Improbabile che non capissero o intuissero, però ebbero il buonsenso di non parlare.
    
    Quando arrivarono in Città e vennero a sapere ciò che stava accadendo erano pronti. 
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