1. Il Vecchio Torchio – 1


    Data: 20/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... denti serrati come in un ringhio. Spinge il bacino contro il volto della sorella, lo ritrae lentamente, lo spinge di nuovo verso di lei, il lungo cazzo bagnato, che luccica di trasudo vaginale e saliva nella luce della Luna, che scompare completamente tra le labbra di Sara. Lo sguardo della ragazza è di pura devozione, fisso sul volto del ragazzo, palesemente adorante, come se farsi fottere dal fratello sia un privilegio. Luca, infine, smette di muoversi, resta immobile dentro le fauci della sorella, sebbene sia scosso da brividi in ogni muscolo visibile. Soffoca un gemito roco, rilassandosi visibilmente dopo qualche secondo, chiudendo gli occhi e la bocca. L’unico gesto di amore che gli vedo fare e accarezzare i capelli di Sara mentre sfodera il cazzo dalle sue labbra, ora privo della sua virilità che avevo ammirato prima, portandosi appresso un fiume di saliva e sborra collosa e piena di bolle d’aria che, sconfitto dal proprio peso, si spezza e cade sulla maglietta di Sara e sul suo maestoso seno scoperto. Il volto della rossa è radioso mentre contempla suo fratello mettere via il suo grosso cazzo nei pantaloni con una certa difficoltà, inghiottendo quanto ha in bocca sollevando la testa e deglutendo. Lui non le riserva più un solo sorriso, uno sguardo: riposto il suo strumento di piacere e chiuso il bottone dei jeans, se ne va come se non fosse successo nulla, come se non si fosse appena scopato sua sorella. Lo osservo con un misto di desiderio, eccitazione e disprezzo. ...
    ... Ma il disprezzo che provo nei suoi confronti, mi rendo conto costernata, quell’idea che lui usi il mio corpo per il suo piacere, che mi fotta senza che abbia il minimo rispetto verso le mie emozioni, quel suo grosso e lungo cazzo che sprofonda nella mia fica grondante e nella mia bocca famelica per svuotare la sua rabbia dentro di me, non fa che rendermi ancora più desiderosa ed eccitata. Stringo le mie cosce, comprimendo le grandi labbra come se stia per defluirne la mia anima… Luca scompare oltre il bordo inferiore della finestra, un rettangolo giallo si allarga sull’erba del prato disegnando una figura umana, poi si restringe, facendola scomparire. Sollevo lo sguardo su Sara, rimasta in giardino, accanto all’albero che ha fatto da sfondo a quell’incesto: si è rimessa in piedi, e, fissandosi il seno, passa un dito sullo sperma che vi è caduto sopra. Lo raccoglie con il polpastrello, quindi se lo succhia come se fosse goloso gelato alla vaniglia che, sbadatamente, ha fatto cadere dal cono che stava degustando con piacere. Non posso distogliere la mia attenzione dalla sua ricerca di ogni goccia del seme di suo fratello in mezzo ai grossi seni, sui capezzoli, sulla maglietta sollevata al collo. Scaccio con fatica, e inutilmente, l’immagine di me intenta ad aiutarla, stringendole le bocce, passando la lingua sulla pelle e poi porgendole in bocca la sborra con un bacio, il seme che si scioglie nelle nostre salive, le labbra che si… La mia mano destra è scivolata, mi rendo conto ...