"un bull per mia moglie 8" (ovvero: un'avventura fantastica in villa, terza ed ultima parte)
Data: 18/03/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... vedere, mi rassegnai e ripresi a segarmi.
Il quadretto che avevo davanti era infinitamente eccitante, ma dovevo frenarmi, non volevo subire l'ulteriore umiliazione di una sborrata, che seppur liberatoria, era stata prodotta da una solitaria masturbazione.
La mia donna stava pagando in natura l'onorario a Gisella e contro... natura al dottor "Stranamore".
L'amplesso durò cinque o, forse, sei minuti, poi tutti e tre si distesero uno accanto all'altro, godendosi, incuranti della mia presenza, il meritato riposo.
Quello che successe fino all'uscita dallo studio dei due, fu solo una corsa in bagno delle due donne che, insieme, andarono a ripulirsi e, quando tornarono, trovarono sia me che Cristiano, già vestiti.
Erano volate quasi due ore e, dopo un saluto fatto di baci e strette di mano, ci allontanammo dalla villa.
In silenzio, con Lia sotto il mio braccio, raggiungemmo l'auto e, solo in macchina, osai chiedere:
"Allora?"
"Fantastico - disse scuotendo la testa - ho goduto prima, durante e dopo. Mi sento svuotata, senza energia. Scusami, amore mio, tra la bocca di Gisella e il ...
... cazzo dietro di Cristiano, credevo di aver veramente raggiunto il "Nirvana". Ma tu, perché non mi sei venuto vicino?"
"Lo sai il perché; la tua felicità è la mia, il tuo piacere è il mio. Vederti godere a quel modo, mi ha impedito di far qualcosa che potesse rompere l'incantesimo. Mentalmente, ho goduto anch'io. Ti amo!" risposi.
"Io molto di più - e poi riflettendo un secondo - dammi il tempo di ricaricarmi e potrò donarti l'ultimo mio tabù!"
Le sorrisi e, di lì a venti minuti, facemmo ritorno in villa.
La nostra vacanza stava per terminare e quel pomeriggio, così come il giorno successivo, lo trascorremmo come lo volle Lia: soli, io e lei.
La sera, prima della partenza, dopo aver cenato e brindato con tutti gli ospiti della struttura, ci rifugiammo in camera nostra e là, per la prima volta Lia mi concesse l'ultimo baluardo della sua femminilità: si mise seduta sul basso sgabello della toilettina e succhiò il mio cazzo durissimo, fino a raccogliere il mio piacere nella sua bocca.
Il suo fu davvero un sublime atto d'amore che, seppur per pochi minuti, mi riportò al rango di "suo uomo".