1. Zozzerie in bagno - Confidenze erotiche finite male


    Data: 18/03/2021, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... possa stemperare, dissimulare.
    
    Ma Stefania è più lesta e, come sempre, spietata.
    
    - La sua carrozza la attende, principessa - mi fa con un gesto della mano e un inchino appena accennato, in apparenza impassibile.
    
    Esco dall'antibagno ridacchiando un po’ istericamente e smadonnando allo stesso momento, sotto lo sguardo di Stefania. Evidentemente la prima figura di merda non ci era bastata, avevamo bisogno del take two.
    
    - Cazzo, che traffico dentro quel bagno… - ridacchio ancora mentre ci allontaniamo.
    
    - E’ il bagno di un locale, siamo noi che siamo due coglione – ribatte Stefania, che è lì lì per ricominciare a sghignazzare senza controllo – quella di prima non lo so, ma a questa momenti prende una sincope, non so se l'hai vista in faccia…
    
    - Ma figurati - le sussurro ridendo - magari lei gira con il lubrificante nella borsa come Serena e gli amici la chiamano vasellina...
    
    - Serena va in giro con la vasellina nella borsa? - domanda esterrefatta Stefania.
    
    - Ahahahah... naaaa, scherzo, me l'ha detto una volta che si vedeva con uno. Sai, just in case... e poi è un gel.
    
    - L'idea però non è da scartare a priori - commenta lei con il suo solito tono, quello che puoi parlare di ogni zozzeria possibile ma a un certo punto lei assume la posa da accademica - e tu Serena la chiami vasellina?
    
    - No, io la chiamo backdoor girl - rispondo sogghignando.
    
    - Eh eh eh... maaaa, senti una cosa: di noi le hai mai detto?
    
    - No, non le ho raccontato nemmeno quello, ...
    ... non è mai stato il momento e non lo è nemmeno adesso che sta ritrovando un po' di calma con quel Johnny - le rispondo - anche questa è meglio se te la tieni per te.
    
    Stefania si ferma, mi si para davanti. Ha la faccia che improvvisamente è diventata seria.
    
    - Io e te però dobbiamo rifare - mi dice - assolutamente... se ora mi dicessi "leccamela" te la leccherei, Annalì, anche qui.
    
    - Stronza... vuoi farmi eccitare. E poi - le rispondo cercando di dissimulare con l'ironia la mia irrequietezza - se lo facessi sul serio dovresti tornare al bagno a risistemarti...
    
    - Guarda che non scherzo - mi interrompe - io eccitata lo sono da quando mi hai detto che non hai le mutandine. Io invece le ho e sono anche un po' umide...
    
    Si gira e comincia ad avviarsi verso la porta che si affaccia sulla sala. La seguo. Sono troppo scombussolata per riflettere sul fatto che Stefania, a volte, ha la capacità di mettermi sottosopra, di rigirarmi come un calzino, ma in realtà dovrei farlo. Il fatto che mi sculetti davanti certo non aiuta. La nostalgia dei nostri corpi intrecciati e dei suoi gemiti mi assale e devo sforzarmi per reprimerla.
    
    Torniamo al tavolo che gli aperitivi sono già arrivati. Il bicchiere di Gabo, l'amico di Simone, è già a metà. Nessuno dei due ragazzi ha invece osato toccare patatine, arachidi e microtramezzini prima del nostro ritorno. Il suo ragazzo protesta, io mi siedo con molta circospezione. Di colpo avverto fortemente la mia nudità sotto la gonna del vestito. ...
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