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IO FOTOGRAFO A LUCI ROSSE- CAPITOLO 13 Prima parte Fedora
Data: 16/03/2021, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Voyeur Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... rilassati…” Liberandomi anch’io della mia cintura mi allungai e liberai il corpo della mia vicina terrorizzata. “Grazie, Fabio! – mi sussurrò gemendo – Almeno riesco a respirare, così…” Un altro sobbalzo più violento dei presidenti la fece di nuovo vacillare e crollare. Trattenne a stento un urlo. Disperata e liberata dalla cintura si buttò su di me schiacciandomi il ventre con la sua schiena. Con gli occhi sbarrati la vidi respirare a fatica. Era travolta dal panico ed aveva perso completamente il controllo del suo corpo e dei suoi movimenti. “Aiuto! – riusciva solo a dire – Mi perdoni, signor Fabio! E mi aiuti, se può…” Feci la cosa più logica in quel momento. Le accarezzai il capo come ad una bambina che ha paura della puntura che deve fare e vidi che lei subito socchiuse gli occhi. Non si accorse che lanciandosi in quel modo così brusco su di me non aveva proprio prestato attenzione a come gestire i piccoli e leggeri indumenti che indossava. Se la gonnellina era risalita solo fino al livello di guardia, la canottierina leggera e senza spallini era da una parte scivolata in giù lasciando scoperto ciò che non doveva mostrare. Io naturalmente vidi così subito gran parte di un candidissimo seno. Lo notai perché il candore della tettina risaltò evidente al confronto di tutto il resto del suo corpicino abbronzatissimo. La ragazzina evidentemente non aveva usato molto in Sicilia il monokini! Anzi! Ed insieme ad un po’ di quel piccolo seno mi fu possibile un po’ vedere ...
... anche il rosa intenso di una grande areola. Al capezzolino non visibile ma indubbiamente appuntito si era appesa la sottilissima canotta bianca e per fortuna della ragazzina ne aveva ostacolato l’ulteriore parziale discesa. Mi godetti quello spettacolo molto intrigante solo per qualche secondo e non volli approfittare eccessivamente della difficoltà della giovane donna e di quello che lei involontariamente e completamente ignara mi stava mostrando. Volsi il mio sguardo verso i suoi occhi azzurri che lentamente si spalancarono sempre di più. Quei terribili istanti passarono. Per lei furono eterni ma un po’ alla volta i sobbalzi dell’aereo cominciarono a diminuire. Fino a scomparire. Completamente “Siamo fuori dalla perturbazione! – la informai poco dopo – Il peggio è passato…” “Sono felice! – mi rispose lei a fatica – Ma posso restare ancora così ancora per un po’? Non le do fastidio?” “Ma no! – replicai prontamente – Se stare così ti aiuta…” “Si mi aiuta tantissimo per affrontare quello stupido panico… Gielo chiedo solo per ancora qualche secondo….” “Stai tranquilla, non mi dai fastidio… – la tranquillizzai ulteriormente – Anzi….” La vidi sorridere e socchiudere nuovamente gli occhi. Certamente per fortuna di entrambi in quella posizione che aveva bruscamente assunto sul mio ventre non aveva percepito l’erezione che non ero riuscito a controllare. La visione che lei mi aveva involontariamente offerto di parte di un suo seno e di metà della sua evidentemente grande ...