IO FOTOGRAFO A LUCI ROSSE- CAPITOLO 13 Prima parte Fedora
Data: 16/03/2021,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu
... cosa, Fabio? – finse ancora una volta di non capire – Di cosa dovrei aver voglia?” “Questa volta di vedere finalmente il mio uccello!” “Solo vederlo? – mormorò miagolando lei – Ti sarebbe sufficiente questo? Mostrarmelo? O vorresti dell’altro? A Vladimir bastava che io lo guardi, almeno per un po’. Solo all’inizio però… Poi lo mandavo al bagno… E lui ci andava!”
“No, dolce Fedora. Non dovrai solo guardarlo. E lo sai bene cosa desidererei. Sarà emozionante farlo qui nella mia macchina a quasi duecento all’ora”.
Lei non disse nulla e socchiuse gli occhi. “Ma tu sai fare una sega, vero? – le chiesi sfrontatamente – E sai farla bene?” “Ma Fabio… Cosa mi chiedi! Sì, sì… – ammise con un filo di voce – Certo che so farla. Sono giovane ma sono già donna” “Edavresti anche voglia di farla a me…”
Rimase in silenzio per qualche secondo. Poi crollò. “Sì Fabio! Mi vergogno tanto a dirtelo ma ho una gran voglia di fartela… E’ da quando ti ho visto apprezzare i miei intimi all’aeroporto di Catania, da quando hai sbirciato a mia insaputa un po’ il mio seno e da quando ti ho accarezzato un po’ proprio lì…”
“Coraggio, Fedora, mostrami allora quanto sei brava e quanto sei femmina!” “Aiutami… – mi supplicò lei – L’ho fatto solo con Vladimir. Oltre a lui non ho toccato nessun uomo nudo!”
Mentre si lamentava e con le dita nervose mi slacciava la cintura con una mano sospinsi la sua bocca verso i bottoncini dei calzoni che lei cominciò uno alla volta ad aprire. Mi lanciò uno sguardo ...
... di fuoco e dopo averla serrata allontanò la bocca. “No, Fabio, questo no! – gemette – Queste cose non le ho mai fatte a nessuno! Credimi, ti prego…”
I calzoni scesero subito dopo e lei si soffermò a guardare il ragguardevole gonfiore sotto lo slip. Fu allora che abbandonata la nuca con la mano tentai con difficoltà di penetrare sotto la canottierina. Volevo toccare la sua pelle, il suo seno e il capezzolino rosa che avevo appena intravisto sull’aereo. Fedora si irrigidì mi bloccò la mano e mi rese impossibile infilarmi sotto la canottierina. “No, Fabio. Non arrabbiarti ma voglio! – mi rimproverò per quel maldestro tentativo di accarezzarle la tettina che solo un po’ lei mi aveva involontariamente mostrato – Ti prego, non fare così. Sono in difficoltà ad esaudire già quel tuo desiderio.”
Sbuffai e le mi guardò titubante. Soprattutto quando le sciolsi il nodo del fiocco rosa che teneva stretta la sua lunga capigliatura nerissima. “Ma dai, Fabio! – quasi urlò lei scuotendo la sua chioma e sentendo le sue spalle e parte del suo seno ricoprirsi dei suoi lunghissimi capelli neri.
Fedora con i capelli sciolti sulle spalle era ancora più bella. “E adesso così puoi iniziare! – le quasi gridai – Sei bellissima così, con quei bellissimi capelli sciolti!”
Lei mi fissò indispettita per un attimo con gli occhi sbarrati. Poi il suo sguardo si abbassò! Mi aveva abbassato lo slip e voleva guardarmi come ero fatto. Se possibile la vidi spalancare ancor più gli occhi azzurrissimi. ...