Calore partenopeo - i
Data: 13/03/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Doctor_S, Fonte: Annunci69
Nelle sere d’agosto, dopo il lavoro, ho sempre apprezzato il centro storico di Napoli. È differente. Si percepisce il sapore autentico della città, frutto della storia che ne impregna le fondamenta. Non brulica di universitari come accade nel resto dell’anno ed anche i piedi di molti degli stessi partenopei, in gran parte in vacanza, non toccano il basolato di piazza San Domenico Maggiore. Si vive in un clima di sospensione temporale, nel quale i turisti seduti ai tavolini dei bar assumono il ruolo di marginali comparse. E lì, a quel tavolino del bar a San Domenico, anche io e Melisa ci confondevamo tra loro.
Lei è turca. Studia biologia in erasmus e ci siamo conosciuti in qualche serata universitaria. Simpatica, alla mano, carina ma non avvenente, era da subito risultata la classica ragazza acqua e sapone che si trova a suo agio in un gruppo di soli uomini. Una bella frequentazione, devo ammettere, che però a poco alla volta mi aveva trasformato nella sua guida turistica personale.
mi chiese sorridente.
risposi ricambiando il sorriso.
continuò seguendo col dito i punti della lista che aveva preparato sul cellulare.
feci, indicandole il punto sulla mappa di Google
. Lei alzò lo sguardo e mi sorrise con fare ironico.
continuai io, trattenendo a stento la risata.
Il cameriere poggiò il nostro aperitivo sul tavolo e nel ringraziarlo notai, oltre la sua spalla, la coppia che occupava il tavolino a fianco che lanciava occhiate nella nostra direzione, ...
... parlottando. Il mio sguardo incrociò quello del ragazzo e lui mi sorrise. Aspettò che il cameriere andasse via ed esordì con un italiano abbastanza buono:
e mi tese la mano.
gli risposi stringendogli la mano.
.
.
risposero entrambi annuendo.
chiese Martin.
gli rispose Melisa.
.
gli dissi, spostando una sedia libera per farli accomodare.
Si sedettero e ci raccontarono di loro, di come si erano conosciuti su un forum per cinefili poco prima che i social network prendessero il sopravvento e di come avessero stretto subito un buon rapporto. Venivano da due paesini non molto distanti da Bratislava e avevano frequentato lì l’università, convivendo. Lui poi aveva trovato lavoro come storico all’università, mentre lei si stava dedicando al mondo della programmazione informatica. Nel tempo libero avevano scelto di frequentare un corso d’italiano per via delle emozioni che l’Italia suscitava in loro.
Mentre parlavano li osservavo con attenzione. Il modo di porsi era alla mano. Ogni tanto Martin aveva qualche incertezza sull’italiano e volgeva lo sguardo ad Adele alla ricerca di aiuto. Lei sembrava molto intelligente e davvero affascinata dalla cultura italiana. In Martin i tratti est-europei erano più accentuati per via dei capelli corti biondi e gli occhi azzurri dietro agli occhiali tondi. Il volto un po’ paffutello gli conferiva un’aria simpatica ed estroversa, ma non da stupido soprattutto per la spiccata fame di cultura che affiorava ogni qualvolta ...