1. Attimo d’indigenza


    Data: 11/03/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... e la vivacità dell’inizio, l’entusiasmo e la freschezza delle prime volte, ma non riesci a emozionarti con il proseguo delle stesse esperienze. Ecco, dopo un po’ una relazione d’amore può farti sentire frustrata. E’ ed era inevitabile, che tu maldestramente ti trovavi nel bel mezzo del caso che ho appena menzionato. Ricordo che mi ripetevi con insistenza affermando:
    
    “Alberto, per come ben sai e per come mi conosci, io non adoro perdere tempo a inseguire le cose” – mentre io ti controbattevo, che dopo si finisce con lo sprecare tanto tempo ed energia nelle attività più disparate. Così s’iniziano tanti progetti, tante attività, ma nessuna in modo serio, nessuna con perseveranza.
    
    Io cercavo di spiegarti che questo tuo comportamento era sorretto dalla mancanza d’una corretta spinta e da un certo adattamento sbagliato. Tu sei abituata alle emozioni e così, presto o tardi, la stessa attività inizia a puzzare di stantio e se non cambi aria rischi di sentirti demotivata, delusa e insoddisfatta. Le emozioni pronte all’uso ti piacciono tanto, al tal punto che puoi essere portata nello schiacciare un po’ troppo il piede sull’acceleratore, soltanto per far zampillare il brio e la spigliatezza necessaria.
    
    Io la conoscevo ahimè già da svariati anni Cinzia, coniugata assieme al mio più benvoluto e apprezzato amico conosciuto ai tempi dell’università, in quanto non avrei giammai supposto né considerato che sarebbe diventata in conclusione la mia piacevole e soggiogata serva, eppure ...
    ... con intelligenza e perspicacia riuscii a sfruttare un suo periodo di complicazione, poiché ambedue riuscimmo a trovare quello che gradevolmente inseguivamo. Un giorno telefonai al suo consorte e non trovandolo in casa scambiai due parole con lei, che scoppiò rapidamente in lacrime manifestandomi il suo tormentato rancore: in breve mi raccontò delle sue reiterate infedeltà che non le rabbonivano quell’ansia che si portava appresso, tutto perché il mio benvoluto amico la trascurava dal punto di vista sessuale. Io le proposi un incontro per discuterne meglio, perché non pensavo che cosa sarebbe diventata per me. Un pomeriggio ci trovammo in un locale per ragionare e là in quella circostanza venne fuori che, pur avendo avuto tanti uomini, mai nessuno l’aveva realmente soddisfatta accontentandola in pieno. Cinzia supponeva di sentirsi apatica, distaccata e noncurante, ma in cuor suo sapeva che non era vero, perché talvolta da sola si era procurata degli orgasmi davvero possenti e colossali, ciò nonostante nessuno per mano d’un uomo. Non eravamo mai stati in confidenza, ma lei quella sera mi spifferò tutto, snocciolandomi ogni sfumatura, narrandomi ogni tono, come se io fossi il suo amico intimo più tradizionale.
    
    In modo inatteso dentro di me si scatenò l’ingegno, scattò l’insperato e sfrenato acume che andavo anelando, perché quella ghiotta congiuntura avrebbe di certo briosamente giovato al mio caso. Io le prospettai se fosse venuta da me un tardo pomeriggio, fingendo d’andare ...
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