Prima esperienza di alvin 1º parte
Data: 11/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
... lezioni”.
“ho un’idea migliore, perché non vieni a casa mia, così non corri il pericolo di essere visto da qualcun altro?”.
“non vorrei incasinarti”.
“nessun casino e poi non siamo complici?”.
Non servirebbe scriverlo, ero entusiasta di quella soluzione, oltretutto faceva un po’ freddo, anche se eravamo in aprile.
“dai vieni, andiamo a prendere la macchina”.
“ma tu cosa ci facevi nel bosco così presto”.
“lo sai che ho la passione di creare creme e sono venuto a raccogliere delle foglie per fare impacchi al viso”.
“tanto per spillare soldi alle donne che ci credono”
“a loro piace essere coccolate e poi credimi non fa male, anzi”
Mi mise una mano sulla spalla e andammo dove aveva parcheggiato la macchina.
“mettiti dietro e nasconditi fra i sedili, quando arriveremo davanti a casa, andrò direttamente in garage, così nessuno potrà vederti”.
Feci quello che mi aveva detto.
Nemmeno lontanamente potevo immaginare in quale avventura mi stavo addentrando.
Probabilmente nemmeno zio lo immaginava.
Un’avventura che sarebbe durata alcuni anni.
Ne approfitto per presentarvi zio Mario.
40 anni ben portati, una folta capigliatura.
Un corpo da atleta, pratica molto la corsa, non manca a nessuna manifestazione non competitiva.
Insomma era quello che si dice, un bell’uomo affascinante.
Arrivati nel garage mi fece scendere, facendomi entrare direttamente nel suo appartamento.
Sullo stesso piano aveva il negozio, logicamente chiuso ...
... visto che era lunedì.
“Siediti sul divano”.
Lo feci, mi diede il telecomando ed accesi la televisione.
“la vuoi una buona cioccolata calda”.
“grazie, ma non devi disturbarti”.
“piantala, lo so che ti piace”.
Andò in cucina, per ritornare dopo un po’ con una bella tazza di cioccolata.
La bevvi di gusto.
Appoggiai la tazza sul tavolino e si sedette vicino a me.
Sono convinto che maturò quelle che fece mentre preparava la cioccolata.
“ti sei fatto proprio un bel ragazzo, quanti anni hai?”.
“dai che lo sai, mi prendi in giro, in ogni caso sedici”.
“non si direbbe ne dimostri di più”.
“me lo dicono in molti, penso sia merito dello sport che faccio”.
Mi mise un braccio attorno alle spalle.
“si, sei proprio un bel ragazzo”.
Dicendolo mi diede un paio di baci sulla guancia.
“ti voglio tanto bene Alvin”.
“grazie zio, anch’io ne voglio a te”.
Dicendolo lo abbracciai strettamente.
“ehi! basta altrimenti mi metto a piangere”
“va bene brontolone, tanto so che ti piace”.
“va bene, va bene, ma oltre che essere tuo padrino, siamo anche amici?”.
“certo che lo siamo.
Ci scappo un altro paio di baci, questi un po’ vicini alla bocca, ma non ci feci caso, zio era fatto così.
“che voglia di riempirti di baci”.
“mi sembra lo stai facendo”.
Ne approfittò per darmene un altro paio.
Ne fui lusingato, papà da buon militare, non era prodigo di affettuosità, anche se mi voleva un mondo di bene, mamma era assente da troppo ...