Prima esperienza di alvin 1º parte
Data: 11/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
Amici amiche, ritorna come protagonista Alvin.
A scrivere sarà sempre la vostra amata Lilly
Logicamente i personaggi sono nuovi e la storia è un’altra, solo l’attore principale è Alvin,non mi andava di inventare un altro nome.
Come l’altra volta mi immedesimerò in Alvin.
Continuo a fare nuovamente questo esperimento, raccontarvi le avventure di Alvin,non in terza persona, ma in prima persona.
Perdonatemi se non saprò raccontarvi le emozioni che prova un’uomo,devo fidarmi di quello che mi hanno raccontato i vari amici interpellati.
Ok proviamo, sta a voi farmi sapere se continuare o smettere, sarete voi i miei giudici, accetterò in vostro verdetto qualunque esso sia.
Comincio, speriamo bene, incrocio le dita.
Scusate se ripeterò questa introduzione, ma non voglio pensiate che sono un’imbrogliona.
Era un lunedì, di Aprile.
Quel giorno dovevo essere interrogato in storia, purtroppo non avevo studiato e mi venne la brillante idea di marinare la scuola.
Perciò finsi di andarci, ma poi svicolai e andai su di un colle vicino alla nostra cittadina.
Mentre stavo salendo per raggiungere un posto dove vi andavo spesso. sentii pronunciare il mio nome.
“ciao Alvin, cosa fai da queste parti?”.
Vi confesso che sbiancai, non doveva esserci nessuno, oltretutto quella voce la conoscevo bene, era quella di zio Franco il parrucchiere unisex del paese, mi resi conto che era lunedì, aveva il negozio chiuso.
Una piccola precisazione, lo chiamavo ...
... zio,ma realmente non lo era, nella realtà era il mio padrino di battesimo, comunione e cresima, oltre che grande amico di papà.
L’ho sempre chiamato zio e per me è come lo fosse.
Ma ritorniamo al momento dell’incontro.
Non sapevo cosa dire, cercai una scusa.
“oggi non c’è scuola sono venuto a passeggiare”.
“mi prendi per stupido?, di la verità hai marinato?”.
Che potevo fare?, confessai il perché non ero andato a scuola.
“tranquillo sono cose che succedono, l’ho fatto pure io”.
“si, ma ora che ho fatto la cazzata, non so come fare a giustificarmi con il prof?, se viene a saperlo papà, apriti cielo”.
“beh! Questo è un problema, ma non preoccuparti ti aiuterò, dirò al Preside che sono stato io a farti perdere scuola, una scusa la troverò di sicuro, e a tuo padre non diremo nulla, non se ne accorgerà, sarà un nostro segreto”..
Gli ho buttato le braccia al collo, dandogli un grosso bacio sulla guancia.
“grazie zio sei fantastico”.
“come sempre quando si tratta di toglierti le castagne dal fuoco”.
Lo era veramente e non perché mi stava proteggendo in quell’occasione, da quando mamma se ne era andata da casa, mi è stato sempre vicino, forse perché aveva perso la moglie qualche anno prima, sapeva cosa significava sentirsi soli.
“su, su dai, lo sai che ti voglio bene”.
Mi tenne abbracciato a se, dandomi un bacio pure lui.
Vi confesso che ero veramente felice.
“ora cosa pensi di fare?”..
“rimanere nel bosco fino alla fine delle ...