Piccolo Uomo (2)
Data: 04/03/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Maturo
Tabù
Autore: emeritoporco, Fonte: xHamster
- Racconto già pubblicato su altri siti -
Alcuni giorni dopo quello in cui inconsapevolmente avevo fatto una sega a mio padre, io e i miei eravamo in spiaggia con Ermanno ed Adriana. Consumavamo un pranzo al sacco all’ombra dei rispettivi ombrelloni, doveva essere un venerdì ed era poco prima dell’una perché dalla radio a transistors che la giovane coppia aveva con sé si udì l’inconfondibile sigla e l’altrettanto caratteristico grido di Lelio Luttazzi che annunciava la trasmissione dedicata alla classifica dei dischi più venduti della settimana: “Hit Paraaaade!!”.
Era il mio programma preferito e lo ascoltavo sempre con grande piacere e molta attenzione, per la verità sembrava che anche agli altri presenti facesse piacere ascoltarlo e non risparmiavano commenti e giudizi di gradimento sulle canzoni che si succedevano, solo a mio padre sembrava non interessare granché.
Quando fu annunciata “Piccolo uomo” di Mia Martini a mia madre gli si illuminò il volto con un largo sorriso ed esclamò: «Zitti! Questa me la voglio sentire tutta….. è bellissima! ». Così per tutta la durata del pezzo nessuno disse niente, alla fine fu di nuovo lei a parlare e rivolgendosi a me domandò: «E cosa ne pensa il mio ‘piccolo uomo’?... ti piace questa canzone? ».
«Sì sì, mi piace! » risposi prontamente ma non capii perché tutti risero brevemente.
Quando fu la volta del pezzo successivo, una canzone dei Pooh, Ermanno esclamò: “Macché! Solo al quinto posto… questa merita di stare al primo, ...
... vedrete che presto ci arriverà».
Io non ero affatto d’accordo, non mi piaceva per niente ma stetti zitto e fui particolarmente felice quando invece scoprii che la canzone che preferivo più di tutte si trovava proprio al numero uno.
Appena fu annunciata “Quanto è bella lei” di Gianni Nazzaro, dichiarai apertamente la mia preferenza: «Eccola! È questa quella che a me piace di più… » al ché mia madre mi si avvicinò, mi abbracciò e mi baciò dolcemente sulla fronte dicendo : «Che bravo il mio piccolo uomo… gli piace la canzone che parla della mamma…» e anche stavolta tutti abbozzarono una breve risatella.
Finito il programma si tornò a parlare del più e del meno e nel frattempo Ermanno si assopì sul lettino da spiaggia; così ad un certo punto papà guardando verso di lui ed indicandolo con un movimento della testa disse: «Quasi quasi vado anch’io in camera a stendermi un po’ sul letto…» poi rivolgendosi a me chiese: «Vieni anche tu? ».
In realtà era una domanda retorica quella, se avessi risposto di no sicuramente sia lui che mia madre avrebbero insistito perché andassi anch’io, tanto che ormai, anche se controvoglia, rispondevo regolarmente di sì ma in quell’occasione se avessi avuto davvero la possibilità di scegliere avrei accettato con convinzione.
Quella volta ero proprio contento di andare a fare il riposino pomeridiano con papà, speravo vivamente che quanto accaduto alcuni giorni prima si potesse verificare di nuovo; ci avevo ripensato spesso.
Salutammo le ...